Via alla consultazione pubblica relativa alla proposta di analisi dei mercati dell’accesso alla rete fissa. La decisione, deliberata dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, è stata presa nella riunione di ieri 30 luglio 2025, e ruota intorno allo studio svolto sul nuovo assetto competitivo del mercato dopo lo scorporo di FiberCop da Tim.
Indice degli argomenti
Cosa comprende l’analisi
In particolare, l’analisi segue i passaggi previsti dal Codice delle comunicazioni elettroniche e prevede la definizione merceologica e geografica dei mercati rilevanti (1 e 2 della raccomandazione europea), la valutazione della sussistenza del significativo potere di mercato in capo a FiberCop su una parte di questi mercati e la declinazione del quadro rimediale applicabile a quest’ultima.
La consultazione, che avrà termine il 22 settembre 2025, si inserisce quindi nel procedimento di analisi dei mercati avviato con la delibera n. 315/24/Ccons a seguito della separazione strutturale della rete fissa di accesso di Tim e tiene conto degli esiti della precedente consultazione pubblica, avviata con delibera n. 103/25/Cons, sulla verifica della sussistenza in capo a FiberCop delle condizioni di operatore wholesale only (impresa attiva esclusivamente sul mercato all’ingrosso) ai sensi dell’articolo 91, comma 1 del Codice delle comunicazioni elettroniche.
Sul presupposto, all’esito della verifica, del riconoscimento a FiberCop della qualifica di operatore wholesale only, l’Autorità ha dunque analizzato i mercati dell’accesso alla rete fissa ed elaborato l’aggiornamento del quadro regolamentare.
“I rimedi, individuati dal Codice come proporzionali e applicabili all’operatore qualificato wholesale only, sono di accesso, di non discriminazione e di imposizione di prezzi equi e ragionevoli”, si legge in una nota Agcom, “e sono stati declinati dall’Autorità anche tenendo conto dell’attuale Master Service Agreement che, a seguito dell’operazione di separazione della rete, regola i rapporti tra FiberCop e Tim.
Il nuovo assetto di FiberCop
La consultazione arriva a poche settimane dal primo anniversario della “nuova” FiberCop, dal 1° luglio 2024 controllata da un gruppo di investitori guidati dal fondo Kkr insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Abu Dhabi Investment Authority (Adia), Cpp Investment e F2i.
Con la nuova configurazione l’azienda ora gestisce l’infrastruttura di rete digitale più estesa e capillare d’Italia: 26 milioni di chilometri di fibra ottica, che posiziona il gruppo come operatore wholesale unico nel suo genere in Europa: è infatti la prima realtà nata da un processo di separation proprietaria dell’operatore storico nazionale di telecomunicazioni, a conferma dell’impegno verso un mercato più aperto, competitivo e orientato alla qualità del servizio.
La rete in fibra ottica di FiberCop raggiunge circa 6mila comuni, di cui oltre 2.600 connessi con la banda ultralarga Ftth per circa 13 milioni di unità immobiliari raggiunte al 30 giugno 2025 con la fibra di ultima generazione.
L’azienda prosegue lo sviluppo della fibra ottica nel Paese in linea con gli obiettivi del Piano Italia 1 Giga del Pnrr, di cui è assegnataria di sette lotti, e prevede di collegare nell’arco del 2025, anche attraverso il piano autonomo di investimenti, due milioni di unità immobiliari, con un target di oltre 20 milioni di unità immobiliari entro fine 2027.