IL PIANO ANTI-BUROCRAZIA

Banda ultralarga, la Toscana accelera: permessi più rapidi per cablare

Entro fine marzo via alla convenzione tra Regione, Mise, Infratel e 73 Comuni per rendere più veloce la posa della fibra delle aree a fallimento di mercato. In campo Open Fiber che si è aggiudicata il lotto di gara regionale

Pubblicato il 13 Mar 2017

banda-larga-fibra-121130153850

Una corsia preferenziale per la banda ultra larga che prevede l’accelerazione dei procedimenti amministrativi e del conseguente rilascio dei permessi necessari per la posa della fibra in tempi rapidi. E’ questo il tema affrontato stamani nella palazzina ex Fabbri al piazzale delle Cascine a Firenze, per arrivare entro la fine del mese di marzo alla firma di una convenzione tra i 73 comuni toscani interessati dalla fase uno del primo bando nazionale per le aree a fallimento di mercato, la Regione Toscana, il ministero dello Sviluppo Economico e Infratel, società in house del Mise. L’obiettivo è quello di eliminare tutti gli ostacoli burocratici e rendere veloci i lavori per la banda ultra larga.

La scorsa settimana Infratel ha aggiudicato il lotto di gara della Toscana a Open Fiber, che sarà il soggetto incaricato di effettuare i lavori, con l’obiettivo di portare le connessioni in banda ultra larga, attraverso la rete che rimarrà di proprietà pubblica, di fatto a tutti i cittadini toscani entro il 2020. Grazie al primo bando nazionale per le “aree bianche”, in Toscana saranno investiti 228 milioni di euro con il fondo nazionale Fsc (Fondo di sviluppo e Coesione) e con i fondi europei a disposizione delle Regioni (Fser e Feasr) di cui circa 95 milioni direttamente dalla Regione, mentre gli altri 133 milioni saranno stanziati dallo Stato. I primi dieci cantieri si apriranno tra luglio a settembre.

“La Toscana è stata tra le prime regioni ad investire sulla banda ultra larga – ha ricordato l’assessore alla presidenza e ai sistemi informativi, Vittorio Bugli – Chiediamo ai Comuni di farsi parti attiva. Bisogna correre adesso. Garantire alla nostre aziende, anche a quelle dei territori più marginali, la possibilità di navigare veloci su internet significa dar loro la possibilità di avere un vantaggio competitivo rispetto alle imprese di altre regioni. Non possiamo più permetterci che l’implementazione della tecnologia si fermi di fronte al permesso per un piccolo scavo. Con lo stesso obiettivo, quello di far presto, riproporremo poi come per la banda larga il modello di un’unica conferenza di servizi”.

“Quello di oggi è un passaggio decisivo per la realizzazione di una rete che da tutti è considerata l’infrastruttura di questo secolo e che consentirà una connessione ultra veloce a cittadini e imprese creando così nuove opportunità di sviluppo – ha dichiarato Alessio Beltrame capo della segreteria del sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli – Con la conclusione del primo bando nazionale, siamo finalmente alla fase operativa del piano per la banda ultra larga. Presto inizieranno i lavori per la posa della fibra e proprio per questo è necessario un impegno collettivo affinché la fase del rilascio dei permessi sia rapida: saranno attivati solo i cantieri di quei comuni e di quelle province che avranno firmato la convenzione prevista dall’accordo quadro tra il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Toscana’’.

“Sulla base della nostra esperienza quando si realizza un’infrastruttura la fase del rilascio dei permessi è quella più delicata e soprattutto quella che assorbe più tempo – ha sottolineato il direttore generale di Infratel Salvatore Lombardo – Una volta avviati i cantieri, di norma, i lavori marciano spediti. E’ per questo che auspichiamo che questa convenzione, nello spirito della collaborazione tra pubbliche amministrazioni, aiuti a velocizzare i tempi’.

In Toscana il primo intervento sulla banda ultra larga risale a giugno 2015 e ha interessato dodici comuni: Santa Croce sull’Arno, Pomarance e Bientina in provincia di Pisa, Roccastrada, Capalbio e Castel del Piano in provincia di Grosseto, Altopascio e Porcari in provincia di Lucca e ancora Cerreto Guidi (Firenze), Campo nell’Elba (Livorno), San Marcello Pistoiese (Pistoia) e Monterotondo marittimo.

Le 73 amministrazioni chiamate alla firma entro la fine del mese sono quelle che rientrano nella prima delle quattro fasi del bando nazionale, con un quarto delle risorse a disposizione messe per ora in campo. Alla fine beneficeranno della banda ultra larga 784 mila cittadini toscani per 364 mila tra case, uffici, aziende ed abitazioni, pari a circa il 70 per cento di tutti gli immobili presenti. Ad oggi solo il 5,2 per cento delle unità immobiliari di tutti i 276 comuni toscani sono raggiunte dall’alta velocità. Il passo in avanti, in meno di quattro anni, è dunque importante.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati