Le prestazioni di Starlink migliorano ma restano al di sotto degli standard: secondo i nuovi dati dello Speedtest di Ookla, meno del 20% degli utenti della banda larga satellitare del servizio fornito da SpaceX di Elon Musk può costantemente ottenere velocità che soddisfano la definizione di banda larga del governo federale americano, principalmente a causa della lenta velocità di uplink.
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Starlink, migliora la velocità downlink. Uplink sotto lo standard
I requisiti di velocità minima della Federal communications commission (Fcc) per un servizio a banda larga sono di 100 Mbps nel downlink e 20 Mbps nell’uplink. I dati dello Speedtest degli utenti di Starlink mostrano che le velocità medie di upload e download del servizio satellitare di SpaceX sono aumentate negli ultimi anni. A partire dal trimestre più recente, gli utenti di Starlink Speedtest hanno visto una velocità media di download di 104,71 Mbps e una velocità media di upload di 14,84 Mbps.
Nella velocità media nel downlink, dunque, Starlink supera il minimo stabilito dalla Fcc. Ma le velocità limitate di uplink significano che solo il 17,4% degli utenti Starlink che hanno testato le loro connessioni con Speedtest hanno effettivamente visto soddisfatti i requisiti minimi sia di downlink che di uplink.
Starlink ha iniziato a offrire servizi commerciali nel 2021 e i dati di prova di Ookla del primo trimestre 2022 mostrano velocità mediane di downlink di quasi 96 Mbps e velocità di upload di quasi 10 Mbps. Le prestazioni del servizio hanno subito un calo netto durante la maggior parte del 2022, probabilmente del forte aumento di clienti e del maggiore utilizzo. Ma da allora le velocità sono costantemente aumentate.
Starlink più competitivo dei servizi rivali grazie all’orbita bassa
Starlink è anche significativamente superiore sulla latenza rispetto ad altri servizi satellitari perché i suoi satelliti orbitano più vicino alla Terra, ma è ancora lontano dal raggiungere il suo obiettivo dichiarato di fornire un servizio a banda larga con 20 millisecondi di latenza. I tassi di latenza media più bassi documentati dagli utenti di Speedtest variavano da 38 millisecondi a 39 millisecondi nel Distretto di Columbia, Arizona, New Jersey e Colorado e oltre i 100 millisecondi in Alaska e Hawaii, secondo Ookla.
L’amministrazione Trump ha rinnovato il programma federale Broadband Equity, access and deployment (Bead) da 42,5 miliardi di dollari per abbattere il digital divide. Tra le novità c’è un allentamento delle regole per favorire anche il ruolo di nuovi entranti, come i fornitori di tecnologie satellitari. Ma ciò significa che le delle prestazioni di questi player, tra cui Starlink, saranno sicuramente esaminate più da vicino a tutela dei consumatori.
Originariamente Bead era stato approvato dal Congresso con una forte preferenza per le implementazioni in fibra, ma la nuova amministrazione ha adottato un “approccio neutrale dal punto di vista tecnologico” e chiede agli Stati di tenere in considerazione tutti i tipi di offerta.
Le prestazioni del satellite nel direct-to-device
Solo la scorsa settimana, la casamadre di Starlink, SpaceX, ha lanciato più di 70 satelliti Starlink, tra cui 26 con funzionalità direct-to-cellular o D2D (direct-to-device).
Su questo fronte, un recente studio condotto dall’Universidad Politécnica de Madrid, Spagna (UPM) e WePlan Analytics ha utilizzato dati di crowdsourcing per esaminare l’utilizzo D2D forniti da Starlink.
La ricerca si basa sulle misurazioni della rete mobile raccolte passivamente dai telefoni Android tra ottobre 2024 e aprile 2025. Ha scoperto che il direct-to-cell era “più attivamente utilizzato in aree accessibili ma sottoservite, specialmente vicino ai parchi nazionali” e nelle grandi contee con bassa densità di popolazione. Tuttavia, i ricercatori hanno anche registrato alcune misurazioni dell’uso di D2D in luoghi che erano “ufficialmente coperti da reti terrestri, il che indica prestazioni scarse o inaffidabili delle reti terrestri”, dove l’uso di D2D colmerebbe le lacune di copertura.
Lo studio ha anche concluso che il D2D ha fornito una minore potenza del segnale rispetto alle reti terrestri, ma una maggiore qualità del segnale. Il throughput medio per raggio del servizio D2D è stato stimato in circa 4 Mbps.