IL CASO

Gare ultrabroadband, Fastweb non la spunta (per ora): il Tar dice no alla sospensiva

Secondo quanto risulta a CorCom il tribunale del Lazio ha respinto la richiesta dell’operatore in merito al ricorso presentato sul primo bando Infratel. Nessuno stop sui tempi. L’udienza di merito fissata al 14 dicembre. Ora tocca a Telecom Italia

Pubblicato il 06 Ott 2016

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Il Tar del Lazio non ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da Fastweb sul primo bando Infratel per la realizzazione della rete in banda ultralarga nelle aree bianche di sei Regioni (Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto). E ha fissato al 14 dicembre l’udienza di merito. E’ quanto risulta a CorCom.

Di qui a dicembre davanti al Tar andrà in udienza anche Telecom Italia che a sua volta ha presentato un ricorso che a catena impatta sui bandi Infratel.

La società guidata da Flavio Cattaneo ha deciso di appellarsi al Tar, evidenziando questioni differenti da quelle di Fastweb, ma i destini potrebbero incrociarsi. Telecom contesta in particolare la delibera Agcom 120 del 2016 che regola la vendita wholesale indicando che i prezzi devono essere applicati a condizioni eque e non discriminatorie per scongiurare fenomeni anticoncorrenziali come il dumping.

Per Telecom Italia anche Infratel dovrebbe passare per i cosiddetti “test di prezzo” per fissare le tariffe, ma la norma attuale non lo prevede. Una situazione che verrebbe a minare la parità di trattamento tra gli operatori e che è stata sollevata anche alla Commissione europea. Non solo: se è vero che Telecom Italia non ha richiesto la sospensione dei tempi in realtà non è escluso che lo faccia. Secondo quanto risulta a CorCom l’azienda ha già arricchito il proprio dossier con una memoria aggiuntiva.

La società capitanata da Alberto Calcagno ha invece impugnato il divieto -previsto dal bando di prequalifica – di modifiche all’assetto con cui ci si è prequalificati ai fini della partecipazione alla gara. Assetto che solo in un secondo momento è stato chiarito dalla in-house del Mise. La società di Tlc, prima di presentare ricorso al tribunale amministrativo, aveva già segnalato la questione a Infratel con una istanza di revoca in autotutela a cui Infratel non avrebbe dato seguito. Di qui la decisione di appellarsi al Tar. Ma il tribunale dunque non ha accolto la richiesta di sospensione dei tempi legati alla presentazione dell’offerta tecnica (quella che fa seguito alla pre-qaulifica) i cui termini sono fissati al 17 ottobre.

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