Bellavita (Fiom): “L’impasse banda larga grava sui lavoratori delle Tlc”

Il sindacato denuncia la mancata proroga della Cassa in deroga per 700 addetti del comparto e lancia l’sos: “Il governo non ha rispettato gli impegni: niente risorse per la manutenzione della rete e lo sviluppo della fibra ottica”

Pubblicato il 20 Dic 2010

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“Dopo anni di mancati investimenti per la manutenzione della rete
e per lo sviluppo della banda larga in fibra ottica, gli effetti di
una politica sbagliata continuano ad abbattersi sui lavoratori e
sulle imprese, determinando una crescente arretratezza relativa del
Paese". E' quanto sottolinea Sergio Bellavita, segretario
nazionale Fiom-Cgil responsabile per il settore Ict.

Bellavita punta il dito contro il ministro del Lavoro Sacconi
"che si rifiuta di prorogare le Cassa in deroga per circa 700
lavoratori delle imprese delle installazioni telefoniche, con la
conseguenza della messa in mobilità di tutti i lavoratori
interessati, ovvero con il loro licenziamento. E' quanto sta
accadendo al ministero del Lavoro negli incontri in corso in questi
giorni sulle procedure di mobilità nel settore. Le imprese del
settore coinvolte sono: Ciet, Valtellina, Sielte, Icot,
Tecnosistemi, Mazzoni. I cantieri sono sparsi in diverse parti del
territorio nazionale”.  La Fiom – sottolinea una nota – è
impegnata per la revoca di tale decisione, e perché sia garantita
ai lavoratori una continuità di reddito attraverso la Cassa in
deroga e siano attivati i necessari investimenti, vincolati anche
alla rioccupazione dei lavoratori forzatamente sospesi.

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