TELECOM ITALIA

Bernabè: “Scorporo rete, servono norme più flessibili”

Il presidente eseucitivo di Telecom Italia: “Con lo spin off maggiori benefici regolatori e maggiori risorse per eliminare il digital divide”. Avanti con l’analisi dell’integrazione con 3 Italia

Pubblicato il 09 Mag 2013

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“Abbiamo bisogno di molta più flessibilità e per questo abbiamo bisogno di un accordo normativo completamente nuovo”. Spiega così il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, in conference call con gli analisti, i benefici del progetto di separazione della Rete che verrà valutato dal cda del 23 maggio. Con la separazione si avranno dei benefici regolatori “compresa l’eliminazione del pricing orientato ai costi per l’Ngn, la stabilità dei ricavi per la rete d’accesso e una maggior flessibilità sulle nostre operazioni commerciali”. Inoltre, ha aggiunto Bernabè, potremo ottenere ulteriori fondi per maggiori investimenti”, “per eliminare il digital divide”.

Il manager ha inoltre sottolineato che il Cda del 23 maggio “deciderà solo sullo spin off della rete” e che “non parleremo di uno stake potenziale”.

Per quanto riguarda l’integrazione con 3 Italia, il presidente ha sottolineato che la società sta “considerando con grande interesse le opzioni di consolidamento nel mercato domestico e con 3 Italia stiamo continuando le analisi di approfondimento per una possibile integrazione delle attività mobili”. “Non posso aggiungere altro visto l’accordo di confidenzialità siglato con Hutchison Whampoa ma posso dire che in genere operazione di questi tipo danno sinergie industriali e commerciali significative”, ha aggiunto.

Sul trimestre di Telecom, chiuso con un utile in calo del 39% a 364 milioni, ha pesato “la crisi, i prezzi regolamentari e la concorrenza” ma “miriamo a confermare gli obiettivi per quest’anno” , ha spiegato Bernabè sintetizzando lo scenario in cui sono stati realizzati i ricavi in calo a 6.796 milioni (-8%) e l’ebitda a 2.672 milioni (-10%). In tutte le aree geografiche del gruppo, ha sottolineato Bernabè, continuerà l’attenzione ai costi ma nei prossimi mesi sono attesi miglioramenti, soprattutto in Italia. Per esempio ‘risparmi significativi sono attesi nei prossimi due anni e dall’accordo di solidarietà arriverà un contributo di circa 80 milioni di euro’ quest’anno. ‘E da aprile in avanti entreranno in vigore i nuovi prezzi sul fisso’” con un miglioramento per l’ebitda di circa 50 milioni di euro.

L’ex ministro Corrado Passera è intervenuto sul tema spin off. ”Bisogna arrivarci per accordo, lo avremmo fatto se avessimo avuto il tempo e qualcun altro dovrà farlo – ha detto – Le reti – ha osservato – sono essenziali per il Paese e non devono rispondere a obiettivi di medio termine e di risultato aziendale”.

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