STRATEGIE

Blackberry, John Chen: “Ecco come torneremo a crescere”

Il rilancio passa attraverso la diversificazione, sottolinea il ceo. Applicazioni per messagging e sistema operativo Qnx le leve sui cui fare forza: sono considerate le più redditizie. E per “valorizzare” gli smartphone si punta su tastiera e sicurezza

Pubblicato il 10 Feb 2014

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Riuscirà Blackberry a tornare al successo di fronte alla potente concorrenza dei device Apple e Android? Le sfide esistono ma le opportunità di tornare a crescere anche: di questo è convinto il Ceo dell’azienda canadese John Chen, che in un’intervista pubblicata da FastCompany traccia la sua strategia per il rilancio dello storico marchio. Si tratta di una strategia che punta sugli elementi di differenziazione di Blackberry nel mondo smartphone (la tastiera e la sicurezza, per esempio), ma anche sulla diversificazione verso altre aree di business potenzialmente redditizie, come l’applicazione di messaging e l’Os QNX.

Sotto la guida di Chen, i risultati sono già arrivati: le azioni Blackberry sono cresciute di più del 60% e molti analisti sono pronti a scommettere sul “ritorno” di Blackberry nel 2014.

Blackberry è un’istituzione nel mondo mobile e ha ancora molto da offrire, dobbiamo solo imparare a cogliere meglio le nostre opportunità”, dice Chen. Che di fronte al “flop” di BlackBerry 10 (l’azienda è stata costretta a registrare in bilancio una svalutazione di 934 milioni di dollari per gli smartphone Z10 rimasti invenduti in magazzino) sottolinea come Blackberry non coincide esclusivamente col business dei cellulari ma che il suo riposizionamento strategico si fonda su un insieme di attività: handset, enterprise, QNX e BBM.

“Chi ama il Blackberry apprezza il fatto che sia ideale per la produttività. La tastiera è centrale e continueremo a investire per offrire le migliori tastiere mobile”, dice Chen. Per contrastare i rischi su questo mercato, il Ceo ha siglato un accordo di cinque anni col produttore taiwanese Foxconn, che d’ora in poi si assumerà i rischi sull’inventario.

Fondamentale anche il mercato enterprise, senza trascurare il segmento consumer ma rivalutando un settore che da sempre è il punto di forza di Blackberry, per esempio con le vendite di BlackBerry Enterprise Server.

Altro elemento di differenziazione per la società canadese è la sicurezza, una caratteristica dei device Blackberry quanto mai apprezzata dopo il Datagate. Lo stesso presidente americano Obama ha dichiarato lo scorso dicembre di usare un Blackberry e non un iPhone: “BlackBerry è sinonimo di sicurezza”, osserva Chen. “Siamo degli specialisti e questo elemento è centrale nella nostra strategia. Blackberry è la piattaforma di comunicazione end-to-end più affidabile e sicura, dai device alla rete ai server”.

C’è poi il focus su BBM e QNX. Nel primo caso, la decisione di aprire il BlackBerry Messenger come app anche per iOs e Android permette di raggiungere un pubblico molto più vasto con una delle più popolari applicazioni di Blackberry; in futuro l’azienda potrebbe anche proporsi, in modo redditizio, come sviluppatore cross-platform. Come spiega Chen, per la prima volta un utente può essere un cliente iPhone o Android ma anche Blackberry allo stesso tempo.

QNX è l’altra area di business su cui Chen punta sul lungo periodo: è il software che sta dietro il nuovo BlackBerry 10, ma è anche l’Os embedded con applicazioni potenziali in un’ampia gamma di settori industriali, a partire dall’automotive. E con l’avvento della Internet of Things, QNX si offre a Blackberry come una delle aree di attività dove concentrare gli sforzi.

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