Brevetti: Nokia porta Apple in tribunale

Dieci le violazioni oggetto dell’accusa da parte della compagnia finlandese: tutte legate all’iPhone

Pubblicato il 23 Ott 2009

Sarebbero dieci i brevetti Nokia violati dalla Apple con il suo
iPhone, secondo quanto afferma il primo produttore mondiale di
telefonini, che ha presentato un’azione legale contro il gruppo
di Steve Jobs presso il tribunale federale dello Stato americano
del Delaware. Nokia accusa l’iPhone “di violare i propri
brevetti sugli standard Gsm, Umts e Lan senza fili”, le
tecnologie più utilizzate nella telefonia mobile.

Altri brevetti violati sarebbero quelli sullo speech coding (la
rappresentazione digitale del segnale parlato), la sicurezza e la
crittazione e riguardano tutti i modelli di iPhone da quando il
Melafonino è stato introdotto (nel 2007). L’azienda finlandese
ricorda di aver investito 40 miliardi di euro in ricerca e sviluppo
negli ultimi venti anni: “Gran parte della proprietà
intellettuale sviluppata, come i brevetti oggetto della causa, sono
stati dichiarati fondamentali per gli standard del settore”,
osserva Nokia. “Ma la Apple non sembra disposta a
riconoscerlo”. “Il principio basilare dell’industria mobile
è che quelle aziende che contribuiscono allo sviluppo tecnologico
e creano degli standard ne detengono la proprietà intellettuale e
le altre aziende pagano per usarla", ha dichiarato Ilkka
Rahnasto, vice presidente della divisione legale di Nokia.
"Anche la Apple dovrebbe seguire questo principio”.

Nokia ha detto ancora che nel mondo ha accordi con 40 compagnie per
l’utilizzo dei suoi brevetti, ma nessuno con la Apple.
“Rifiutandosi di rispettare in modo appropriato i diritti di
Nokia sulla proprietà intellettuale, la Apple cerca di ottenere un
biglietto gratuito sul treno dell’innovazione”, ha detto Ilkka
Rahnasto. La causa legale tra le due aziende potrebbe tuttavia
trascinarsi per anni, secondo l’analista Greger Johansson della
svedese Redeye. Non è chiara l’entità dei danni che il
produttore finlandese potrebbe richiedere: un miliardo di euro,
secondo alcune speculazioni. Ma la vicenda nasconde altro dietro la
battaglia dei brevetti. Dal lancio dell’iPhone, Nokia e altri
produttori di cellulari hanno faticato a tenere il passo con la
Apple sul mercato degli smartphone, in rapida crescita e che
garantisce ampi margini. La Apple, partita da zero, ha rapidamente
guadagnato market share: nel secondo trimestre dell’anno la sua
quota nel segmento degli smartphone è salita al 13,3% contro il
45% di Nokia.

Solo un anno prima, la Apple aveva il 3% e Nokia il 47% (dati
Gartner). Non è la prima volta che Nokia difende in tribunale la
sua proprietà intellettuale: in passato ha avuto una lunga causa
sui brevetti del wireless con la Qualcomm, terminata con un
patteggiamento a luglio 2008, le cui condizioni sono rimaste
segrete. Oggi tra le due aziende è tornato il sereno: a febbraio
hanno annunciato una collaborazione per lo sviluppo di device
mobili avanzati, inizialmente in America del Nord. Chissà che
anche con la Apple non vada così.

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