Canone Rai, Giacomelli: “In bolletta da gennaio”

Il sottosegretario alle Comunicazioni: “Legarlo all’Irpef complesso e farraginoso. In linea di massima il pagamento sarà escluso per le seconde case”

Pubblicato il 25 Nov 2014

A.S.

giacomelli-antonello-141124114355

“Il canone Rai sarà in bolletta elettrica dal gennaio 2015″. Lo ha annunciato Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, intervenendo questa mattina a 24 Mattino. “In linea di massima sulla seconda casa è escluso – ha aggiunto Giacomelli – e legarlo all’Irpef mi pare complesso e farraginoso”.

“Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma – ha spiegato – con l’intenzione di renderlo effettivo già da gennaio dell’anno prossimo. Con questo strumento consideriamo di recuperare in modo pressoché totale l’evasione. C’è un’evasione per cui siamo tra i primi in Europa che è attorno ai 600 milioni
per un canone che è oggettivamente tra i più bassi in Europa – ha spiegato il sottosegretario – Questa situazione non è più tollerabile”.
“La scelta vera – ha continuato Giacomelli – è che, d’accordo con Rai, la nostra intenzione è di non trasferire alla Rai in aggiunta al gettito attuale l’evasione recuperata ma abbiamo deciso di restituirla interamente ai cittadini, abbassando fortemente il canone. Si pagheranno 60, 65 euro? E’ una cifra plausibile – ha concluso – Certamente pagheremo molto meno. Questa non è una riforma contro nessuno. E’ per recuperare l’evasione”.

Contro l’eventualità di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica si erano levate già la scorsa settimana diverse voci critiche, tra le quali quella di Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, motivando la sua posizione con “un evidente problema di legittimità. E c’è una grande complicazione burocratica – afferma – oltre a costi pesantissimi per le aziende”.

Anche del canone si è parlato questa mattina, a palazzo Madama, nella prima riunione del Pd sulla riforma della Tv di Stato. Hanno partecipato i capigruppo Luigi Zanda e Roberto Speranza, i sottosegretari Antonello Giacomelli e Luca Lotti, il presidente del Pd Matteo Orfini, il vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai Salvatore Margiotta, il capogruppo in Vigilanza Vinicio Peluffo, i capigruppo delle commissioni Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato e della Camera Marco Filippi e Mario Tullo, e Lorenza Bonaccorsi, responsabile Cultura del Pd.
“E’ stata la prima riunione di un gruppo di lavoro che continuerà a incontrarsi settimanalmente per elaborare un progetto di riforma della Rai e, più complessivamente, del settore radiotelevisivo italiano – ha affermato Zanda al termine della riunione – abbiamo tutti condiviso la necessità di introdurre nella Legge di Stabilità un primo intervento sul pagamento del canone. L’ obiettivo è recuperare tutta l’evasione e restituirla ai cittadini”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!