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Cardani: “Cabinet, accesso per tutti”

Il presidente di Agcom annuncia che il confronto con la Commissione Ue sarà chiusa al più presto. Si punta a garantire l’accesso agli armadi di strada a tutte le telco. E sull’unbundling: “Il listino 2013 sarà approvato entro l’anno”

Pubblicato il 04 Ott 2013

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‪”Puntiamo ad approvare il listino unbundling 2013 entro l’anno e a facilitare l’accesso ai cabinet (gli armadi di strada, ndr)”: lo ha annunciato il presidente di Agcom Angelo Marcello Cardani a Capri in occasione dell’annuale convention di Between. La proposta dell’Authority ha già ottenuto il disco verde da parte del Berec, il regolatore europeo, ed è in corso il confronto con la Commissione Ue: “Stiamo arrivando ad un equilibrio, forse ci sarà un leggero ritardo rispetto alle tempistiche che avevamo previsto, ma il listino arriverà entro l’anno”, ha detto il presidente puntualizzando che il Berec “per la seconda volta nella sua storia ha dato ragione a un’Authority”. Si va avanti anche sul fronte fibra: “Siamo quasi pronti a chiudere i prezzi all’ingrosso per il mercato 13 e probabilmente estenderemo l’analisi dei mercati 14-16 anche al 17”.

La proposta sull’accesso ai cabinet creerebbe un cambiamento di scenario normativo: in questo momento Telecom Italia e Fastweb (ieri il numero uno Alberto Calcagno ha annunciato che l’operatore ha raggiunto 12 città in fiber to the cabinet a 10 mesi dal lancio del piano di investimenti da 400 milioni) investono in un quadro competitivo che non li obbliga a dare accesso ai cabinet a competitori interessati a offrire il servizio a banda ultralarga. La revisione proposta da Agcom cambierebbe dunque le carte in tavola e a trarne vantaggio sarebbero operatori, come ad esempio Vodafone, interessati a offrire i servizi ultrabroadband anche su rete fissa.

Cardani ha anche fatto il punto sulla riorganizzazione di Agcom: “E’ stato avviato un grosso progetto di revisione organizzativa dell’Autorità, iniziato con la nomina del Segretario generale Francesco Sclafani, proseguito con un check up che ha cercato di individuare punti di debolezza e ne abbiamo molti. Oggi stiamo passando alla valutazione delle operazioni da compiere per eliminare quei punti di debolezza. E sarà un processo lungo”.

In dettaglio Cardani spiega che “si lavora alla revisione della programmazione dei flussi dei dossier all’interno degli uffici, in parte realizzata per quanto riguarda l’arrivo dei dossier al Consiglio ma ancora da perfezionare riguardo alle procedure interne nei vari uffici”.

Ma la vera sfida è “di rendere Agcom consona ai tempi. un’Autorità che si occupi del mercato di oggi con gli strumenti di oggi, intervenendo con puntualità e strumenti tecnici. ‬L’obiettivo è rendere l’autorità ogni giorno più trasparente, aperta e veloce, più adeguata alle necessità degli operatori. Siamo al servizio del mercato e quindi degli operatori con l’obiettivo di un equilibrio fra questi ed i cittadini. Bisogna quindi raggiungere un adeguato grado di efficienza interna”.

Cardani punta i riflettori anche sulla cooperazione fra attori in campo: “Abbiamo ancora sei anni e quindi avremo modo di insistere sul punto della collaborazione fra operatori fino allo sfinimento”

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