SCORPORO TELECOM

Cardani: “Unbundling, non ignoro raccomandazioni Ue, puntiamo a dare certezze”

Il presidente Agcom dopo il congelamento dell’operazione scorporo Telecom: “Stiamo lavorando nell’interesse delle imprese”

Pubblicato il 17 Lug 2013

m.s.

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“Siamo orientati verso le raccomandazioni della Kroes, non ho intenzione di fregarmene, ho il massimo rispetto delle raccomandazioni dell’Ue, anche se non sono ancora in vigore, e l’Autorità lavora a supporto delle imprese, per contribuire a diminuire le incertezze”. Lo dice il presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, intervenendo, a margine dell’audizione alla Camera sul diritto d’autore, sulla sospensione dell’operazione scorporo rete Telecom Italia decisa in attesa di “certezze” da parte dell’Authority. Ai cronisti che a margine di un’audizione alla Camera gli citano la posizione del presidente esecutivo dell’azienda, Franco Bernabè, Cardani risponde: “Il presidente Bernabè fa un mestiere e io ne faccio un altro; ognuno cerca di farlo dignitosamente e seriamente”.

Puntualizza di non aver ricevuto pressioni. “Su di me assolutamente no e quasi il mio ego ne soffre ma – assicura – non c’è stata nessuna pressione”. Cardani ricorda che la “missione” dell’Autorità è quella di “trasformarla da maledizione, intralcio, seccatura per le imprese, in un supporto, e siamo convinti che stiamo lavorando nell’interesse del mondo delle imprese”. Poi, sottolinea, “se non sono d’accordo, chiedetelo a loro”. E proprio un esempio “che pone le basi” perché “la missione della certezza sia ora molto più praticabile” è rappresentato, osserva il presidente Agcom, dalla decisione di giovedì scorso sulle tariffe di accesso alla rete in rame per il 2013.

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