LA VERTENZA

Ceit, Bianchini (Pd): “Telecom Italia chiarisca”

Il presidente della Commissione Lavoro della Provincia di Roma chiede un incontro sul destino dei 200 lavoratori della società di impianti a rischio cassa integrazione a causa del mancato rinnovo dell’appalto da parte dell’operatore

Pubblicato il 02 Nov 2012

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Un’audizione urgente a Telecom Italia sul destino di 200 lavoratori della Ceit. La chiede il presidente della Commissione Lavoro della Provincia di Roma Paolo Bianchini (Pd) a seguito dell’annuncio da parte della Ceit della cassa integrazione per i dipendenti a causa del mancato rinnovo dell’appalto da parte di Telecom Italia.

“Circa 200 lavoratori della Ceit Impianti Srl di Roma e del Lazio rischiano di perdere il posto di lavoro e finire in cassa integrazione da gennaio, a causa del mancato rinnovo dell’ appalto da parte di Telecom Italia alla società che da 20 anni si occupa della realizzazione della rete infrastrutturale – puntualizza Bianchini – La Telecom non ha dato motivazioni chiare, eppure l’impresa si è sempre contraddistinta per la regolarità nel rispetto dei pagamenti ai fornitori e del personale”.

“Abbiamo chiesto un’audizione urgente alla Telecom. E’ un altro motivo per cui si rende indispensabile uscire dall’impasse amministrativo alla Regione Lazio che deve tornare a poter essere luogo dove si tutelano e trovano sostegno le migliori forze professionali del territorio – conclude Bianchini – Nell’ambito delle sue competenze la Provincia farà quanto possibile per salvaguardare i duecento posti di lavoro, tra diretti (70) e indotto di un’azienda solida e di alto livello qualitativo presente nella nostra regione”.

Nei giorni scorsi Bruno Astorre (Pd), vice presidente del Consiglio regionale del Lazio ha presentato un’interrogazione urgente alla presidente Renata Polverini e all’assessore al Lavoro Mariella Zezza “per capire se la Regione Lazio abbia intenzione di prendere posizione a sostegno dei lavoratori”.

Costituita nel 1989, Ceit Impianti srl trae le sue origini da attività avviate negli anni Cinquanta e nasce dal processo di accorpamento di imprese operanti per Telecom Italia. Attualmente ha un organico di circa 606 unità distribuite sul territorio nazionale in vari centri operativi e cantieri in Italia sia all’estero. È fra le prime aziende a cui Telecom Italia e gli altri gestori nazionali affidano la realizzazione delle loro infrastrutture di comunicazione.

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