Proseguono le trattative sul rinnovo del contratto delle Tlc, scaduto da due anni. Oggi altro round tra Asstel e sindacati.
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La Slc: “Slegare contratto dalle mosse del governo”
La Slc Cgil non registra chiusura da parte di Asstel sul rinnovo del contratto collettivo nel settore delle tlc ma occorre slegare questa partita dalle risposte del governo per il comparto. Lo chiarisce Riccardo Saccone, segretario generale del sindacato, a valle dell’incontro in Asstel col nuovo presidente Pietro Labriola.
“Registro – sottolinea Saccone – che non c’è stata una chiusura sul rinnovo del contratto. Sono state ricordate tutte le difficoltà del settore e Labriola ha rimesso in fila i temi che si giudicano ostativi al rinnovo contratto”.
“Registro con favore – aggiunge – che ci vedremo da qui a due settimane, allorquando, una volta riunito il consiglio di presidenza di Asstel, il presidente ci potra’ dare un quadro più chiaro delle loro linee di sostenibilita’ sull’eventuale rinnovo”.
Dal canto suo, la Slc Cgil ribadisce che “non si disconosce l’esistenza di problemi strutturali del settore, legati anche alle scelte che le aziende hanno fatto in questi anni, ma lo scioglimento della partita sul rinnovo del contratto non puo’ essere legato alle risposte del governo. Sono due partite che viaggiano parallele ma ognuna con una propria urgenza e un proprio impatto sulle persone. Attendiamo due settimane, e poi giudicheremo”.
Fistel: “Si riallaccia il dialogo”
Per Alessandro Faraoni, segretario generale della Fistel Cisl, quello di oggi è stato “un incontro per riallacciare un percorso interrotto da mesi, quindi interlocutorio”
“Abbiamo condiviso la necessita’ di un percorso condiviso per il rinnovo del Ccnl conoscendo le problematiche da affrontare sugli aspetti normativi ed economici – puntualizza – Ora il presidente aggiornerà i componenti di Asstel sulle tematiche e tra circa due settimane ci dovremmo incontrare nuovamente tra noi, ancora non in plenaria”.
Dal canto suo la Fistel ha sottolineato “l’importanza di un settore nevralgico per la digitalizzazione del Paese ma dimenticato dalla politica e che in questo momento, fermo restando le problematiche note (come ad esempio il rinnovo delle frequenze, ndr), rimane ancora al palo; le lavoratrici e lavoratori sono in crisi per i ritardi sul rinnovo contrattuale”.
Uilcom: “Enorme ritardo sul rinnovo”
“Come Uilcom abbiamo rappresentato l’enorme ritardo sul rinnovo del contratto” nel settore delle telecomunicazioni – sottolinea Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom Uil – Dopo oltre 30 mesi dalla scadenza del contratto vogliamo capire la volontà da parte dell’associazione e delle aziende di rinnovarlo. Ci siamo aggiornati tra una quindicina di giorni per avere una risposta chiara da parte di Asstel“.
Le mosse del governo
Per sostenere la filiera delle Tlc lo scorso aprile il Mimit ha varato un pacchetto di misure da 629 milioni, di cui 533 milioni fruibili dagli operatori.
Il pacchetto, che si compone di interventi diretti e indiretti per un bacino potenziale di un milione e mezzo di cittadini e 35mila imprese, è stato pensato per “accompagnare cittadini, Pmi e grandi imprese in una transizione digitale inclusiva, competitiva e sicura – spiegava il ministro Urso – Si tratta di strumenti che vanno dal cablaggio verticale per i cittadini alla ricerca e sviluppo per le grandi imprese, fino alla digitalizzazione delle infrastrutture comunali”.
Nel piano di sviluppo per le Tlc del Mimit si prevede che gli interventi, diretti e indiretti, verranno avviati nei prossimi quattro mesi secondo un calendario scadenzato già definito. Gli interventi diretti per i cittadini, con una dote complessiva di 140 milioni, prevedono voucher cablaggio verticale fino a 200 euro per portare la fibra fin dentro casa.
Quanto alle Pmi, il piano si compone di voucher per i servizi digitali, con una dotazione complessiva di 150 milioni. Le imprese potranno accedere a finanziamenti tra i 2mila e i 20mila euro per coprire il 50% dei costi per investimenti in cloud e cybersecurity.
Nei confronti delle grandi imprese, la strategia mette in campo complessivamente 201 milioni di euro, con contratti di sviluppo indirizzati alle attività di ricerca e sviluppo nel campo delle Tlc, dei cavi sottomarini, delle tecnologie quantistiche e della realtà virtuale e aumentata. 54 milioni, infine, vengono destinati al settore del broadcasting.
Gli interventi indiretti
Passando in rassegna gli interventi indiretti, il piano di sviluppo per le Tlc del Mimit prevede uno stanziamento di 35 milioni per dare sostegno a 4.300 comuni sotto i 50mila abitanti per la digitalizzazione delle infrastrutture locali, il Sinfi (Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture). Due milioni andranno inoltre a potenziare il Sinfi per mappare cavi sottomarini, data center e aree industriali.
A questo si aggiungono 42,7 milioni per nuove installazioni su reti pubbliche saturate e per il rinnovo dei diritti d’uso su reti private. Al catasto degli impianti e alla mappatura nazionale delle sorgenti radio elettriche, per la gestione dell’elettrosmog, sono stati destinati fondi per 1,5 milion, mentre alla transizione digitale completa nel numero unico di emergenza, il Nue 112, andranno 3 milioni.