Costantini: “Favorire lo sviluppo di smart city”

La riforma della PA annunciata dal premier punta ad attaccare le inefficienze della burocrazia giocando sull’innovazione tecnologica. In parallelo alla consultazione pubblica il Corriere delle Comunicazioni ha dato voce ai manager delle aziende e ai protagonisti dell’Ict per raccogliere considerazioni, pareri, suggerimenti. Ecco la ricetta del direttore Enterprise di Vodafone Italia

Pubblicato il 30 Mag 2014

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Le nuove tecnologie stanno cambiano la vita ed il modo di lavorare delle persone, come singoli e come realtà produttive, ed offrono alla Pubblica amministrazione l’opportunità per rivedere i propri modelli di gestione, sfruttandone i vantaggi in termini di semplificazione e dialogo con cittadini ed imprese, e attivando un circolo virtuoso che incide favorevolmente allo sviluppo del Paese. Per questo è necessario avere alla base un’infrastruttura di connettività evoluta e piattaforme applicative adeguate che abilitano lo sviluppo anche delle smart cities, dove il fattore di successo è rappresentato dalla scalabilità ed interoperabilità delle soluzioni, adottando servizi end-to-end, in grado di portare valore aggiunto a partire dalle infrastrutture esistenti.

Vodafone svolge il ruolo fondamentale di facilitatore tecnologico per tutte le realtà coinvolte nella realizzazione di questo ecosistema, sia attraverso un piano di investimenti per la banda ultralarga mobile e fissa da 3,6 miliardi di euro, confermandosi il primo investitore estero in Italia, sia coinvolgendo il tessuto imprenditoriale nazionale e locale – ricco di competenze specifiche – nello sviluppo di soluzioni che abilitano l’erogazione di servizi innovativi a PA e cittadini, condividendo le migliori esperienze all’interno del Gruppo che opera in 30 Paesi.

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