"Auspichiamo che il ministro Romani intervenga affinché,
nel decreto sviluppo, fra gli incentivi fiscali previsti per
investimenti infrastrutturali siano esplicitamente compresi quelli
per le infrastrutture di telecomunicazioni fisse e mobili".
Lo afferma Stefano Parisi, presidente di Asstel, riferendosi agli
articoli 20 e 21 della bozza del Decreto sviluppo, in discussione
nel prossimo Consiglio dei ministri, in cui sono previste forme di
incentivazione fiscale per nuove infrastrutture.
"Sarebbe singolare – continua Parisi in una nota – che in una
manovra espressamente dedicata a misure per la crescita, si
puntasse solo su opere viarie, tagliando fuori quelle destinate
all'infrastrutturazione digitale del Paese, da cui dipendono la
crescita, la produttività e la competitività del nostro sistema
economico, l'occupazione e la modernizzazione della PA. Siamo
certi, quindi, che il Governo non potrà non valutare
l'opportunità che si presenta oggi, di moltiplicare i fattori
di sviluppo e ottenere ricadute positive in tempi rapidi,
sostenendo con incentivi fiscali gli investimenti che gli operatori
di Tlc sono impegnati a portare avanti".