DT cambia rotta: ora si punta sui servizi dati

La voce non paga più e il ceo Obermann annuncia un piano di investimenti da un miliardo di euro per ammodernare reti e software a servizio della trasmissione dati

Pubblicato il 08 Feb 2010

Il numero uno di Deutsche Telekom Rene Obermann annuncia la sua
nuova strategia per traghettare il colosso tedesco nella nuova era
delle telecomunicazioni, dove i servizi voce avranno un ruolo meno
preponderante e conteranno invece sempre di più i servizi dati.
Per questo DT diventerà, ha detto Obermann, un’azienda più
“diversificata”. “In futuro i servizi di trasmissione dati
saranno in primo piano”, ha dichiarato il Ceo di fronte a una
platea di 1000 manager riuniti a Monaco di Baviera. “Questi
servizi sono destinati a compensare la perdita di entrate in pura
voce. Il gruppo genererà così miliardi di euro di nuove entrate,
ma proseguirà anche con la politica di riduzione dei costi”.

Il nuovo focus sui servizi dati significherà dunque sia nuovi
investimenti (un miliardo di euro, ha anticipato Obermann), sia un
nuovo programma di tagli. Ma soprattutto, DT dovrà
“modernizzarsi”, cercando di rafforzare la sua presenza in
settori nuovi come lo sviluppo di applicazioni per telefonia
cellulare e di servizi dati per l’industria della sanità e le
utilities della rete elettrica: è qui che Obermann vede
interessanti "opportunità di ampliare il mercato" per la
sua azienda. Si tratta di servizi che richiedono elevata larghezza
di banda, ha chiarito il Ceo, e quindi aggiornamento delle reti e
della tecnologia. “Qualche anno fa il cliente medio di telefonia
mobile ogni mese usava solo poche decine di megabyte”, ha
spiegato Obermann. “Entro il 2015, ci aspettiamo che i nostri
clienti mobili trasmetteranno dati a un ritmo tale da richiedere in
media 14 gigabyte ciascuno”. “La trasmissione di contenuti
rappresenta il futuro delle telecomunicazioni”, secondo il numero
uno di Deutsche Telekom, che ha chiarito: “Noi naturalmente non
produciamo contenuti, ma ci concentreremo sempre più sulla
distribuzione e la trasformazione”.

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