Fastweb chiude il 2013 con un incremento dei propri clienti del 10%, 175.000 in più nell’anno, per un totale di 1,942 milioni, “confermandosi – affermano dall’azienda – primo operatore italiano per crescita nel numero dei clienti a banda larga”. I ricavi si sono attestati a 1.597 milioni di euro (-1% rispetto all’anno prima), al netto dei ricavi da interconnesione a bassa marginalità (hubbing) sui quali l’azienda ha avviato un’attività di riduzione graduale e programmata. Il margine lordo (Ebitda) ha raggiunto 505 milioni di euro, con una crescita dell’1% rispetto a un anno prima. La marginalità è salita di circa 1,4 punti percentuali, raggiungendo il 31%.
“Grazie al piano di estensione della fibra ottica e all’impegno del nostro azionista Swisscom, Fastweb è protagonista della crescita digitale italiana – afferma Alberto Calcagno, Amministratore Delegato di Fastweb – Il rapporto Caio, commissionato dal governo e appena diffuso, ha riconosciuto la bontà della nostra scelta tecnologica e i progressi fatti da noi nella costruzione dell’infrastruttura digitale del Paese. Famiglie e aziende italiane stanno rispondendo al nostro sforzo di investimento come speravamo, chiedendoci sempre più collegamenti a banda ultralarga”.
“Il successo commerciale – affermano da Fastweb – è stato ottenuto anche grazie ai continui investimenti realizzati da Fastweb nella propria rete in fibra ottica: l’operatore ha varato un piano 2013-2014 del valore di 400 milioni di euro per estendere la copertura in fibra al 20% della popolazione italiana”. “Gli investimenti nell’espansione della fibra ottica hanno determinato la crescita delle Capex (capital expenditures) a 565,4 milioni di euro nell’anno – spiegano dall’azienda – con un investimento in infrastrutture e tecnologia pari al 35% del fatturato. A dicembre 2013 era stato installato il 60% circa degli armadi di strada previsti dal piano biennale. Nel corso dell’esercizio, sono stati completati i lavori di realizzazione della rete in fibra in 12 città (Como, Varese, Monza, Verona, Brescia, Reggio Emilia, Padova, Pisa, Livorno, Ancona, Pescara, Bari). I nuovi servizi a banda ultralarga sono offerti oltre che nelle città completate, anche nelle città in cui si sta ancora lavorando al completamento della fibra (Torino, Palermo, Genova, Bergamo, Bologna e Roma) laddove gli armadi di strada siano pronti ad erogare il servizio”.
“A fine dicembre 2013 erano 1,6 milioni le famiglie e imprese raggiunte dalla nuova rete – continua la nota – Esse si aggiungono ai 2 milioni di case e imprese raggiunte in fibra da Fastweb nelle città di Milano, Bologna, Genova, Roma, Napoli, Torino e Bari, dove, sin dal 2010, l’operatore offre ai suoi clienti l’accesso a Internet a 100 megabit al secondo. Nelle aree dove sono stati aperti i nuovi servizi in fibra, la domanda da parte dei clienti è cresciuta sensibilmente: nel periodo marzo-dicembre le vendite nelle nuove aree fibra sono cresciute del 76% rispetto al +18% del totale delle aree in Adsl”.
“Sono circa 45 mila – aggiungono da Fastweb – i clienti attivati sulla nuova tecnologia Fiber To The Street Cabinet. Secondo dati certificati dal Politecnico di Milano, oltre l’80% dei clienti migrati alla fibra può godere di velocità in downstream di almeno 70Mbps con una velocità di upload di oltre 20Mbps, oltre 20 volte superiore all’Adsl”. “Nel segmento di clientela Corporate, Fastweb ha ulteriormente rafforzato la posizione di co-leader con una quota di mercato complessiva del 23%, risultante da una quota di mercato sui servizi “core TLC” (voce e dati) pari al 28% e da una progressiva e costante crescita nel segmento “VAS/ICT”, dove la market share di Fastweb è prossima al 15%. In particolare i servizi Ict a valore aggiunto (Cloud Computing, Security e Housing/Co-location, Managed services, Unified communication) vanno ad arricchire il portafoglio di servizi offerti da FASTWEB alle grandi aziende e alla Pubblica Amministrazione per soddisfare in modo più completo ed efficace la crescente complessità delle loro esigenze”.
Intanto proprio Swisscom, la compagnia di telecomunicazioni svizzera che controlla Fastweb, ha segnato una crescita moderata dei profitti e delle vendite, con una domanda crescente dei consumatori che va a compensare le spese per gli investimenti sulla rete. Per il 2013 le vendite sono cresciute dello 0,4% a 11,43 miliardi di franchi, in linea con le previsioni degli analisti. Negativa la performance dell’Ebitda, che cade del 3,9% a 4,3 miliardi di franchi.