Francia, obbligo di copertura per le telco nell’asta Lte

Il Consiglio di Stato promuove la proposta dell’Arcep. Bocciate invece le richieste del governo che puntavano a massimizzare il gettito

Pubblicato il 15 Mar 2011

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Il Consiglio di Stato francese dà ragione all’Arcep e boccia la
proposta del ministro dell’Industria e dell’Economia digitale
Eric Besson sulle linee guida per l'asta delle licenze Lte.

Secondo fonti sentite dalla rivista di settore Euro Tmt, il
Consiglio di Stato ha approvato le richieste del regolatore in
merito alle modalità di assegnazione delle licenze del
4G: l’Arcep vuole che gli operatori che presenteranno offerte
per i quattro lotti di spettro negli 800 MHz che saranno messi in
vendita in Francia l'anno prossimo si impegnino a coprire il
99,6% della popolazione, la quasi totalità.

Besson si opponeva a questa richiesta: per il ministro era
prioritario attrarre le offerte e quindi il massimo del ricavo per
le casse dello Stato, piuttosto che arrivare alla copertura
universale, e aveva proposto una soglia minima del 90% per due
porzioni di spettro e del 99% per altre due porzioni.

L’Arcep ha però respinto la copertura del 90%, considerandola
controproducente perché il compito del 4G è fornire accesso ad
Internet ultra-veloce in mobilità portando i servizi web alle
regioni meno densamente popolate dove le telco hanno scarso
interesse a investire in fibra a causa degli alti costi.

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