Frequenze, Radaelli: “Lo spettro inutilizzato vada a chi ne ha bisogno”

Il presidente dell’Anitec interviene nel dibattito sulla necessità di razionalizzazione delle risorse: “E’ necessario destinare ai servizi radiomobili professionali autogestiti la più ampia porzione dello spettro”

Pubblicato il 26 Ott 2011

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Ha suscitato molto interesse il
Forum sulle Frequenze
promosso dal Corriere delle
Comunicazioni, al quale hanno partecipato i massimi esperti in
materia, aprendo il dibattito sulla necessità di razionalizzare
l'utilizzo dello spettro radiolettrico nel nostro paese.
Di seguito pubblichiamo alcune riflessioni sul tema da parte di
Cristiano Radaelli, presidente dell'Anitec,
l'associazione che rappresenta l’industria fornitrice di
tecnologie e soluzioni.

Anitec – l’Associazione Nazionale Informatica,
Telecomunicazioni ed Elettronica di consumo – è sempre stata
impegnata con priorità su queste tematiche ed ha sempre promosso
lo sviluppo tecnologico e l’aggiornamento del quadro
regolamentare.

Sono questi, infatti, i due capisaldi irrinunciabili per garantire
la qualità dei servizi ai cittadini e la competitività del Paese
e delle imprese presenti nel territorio.

Tra le iniziative inerenti la regolamentazione, il tema della
razionalizzazione dell’uso dello spettro radioelettrico è
certamente uno tra i più attuali – ed al contempo più sfidanti –
per l’interesse traversale che esso riveste a livello nazionale
ed Europeo.

In quest’ambito, la Consultazione Pubblica (marzo 2010) per il
servizio radiomobile professionale a gestione centralizzata (Pamr)
ha riconfermato le risultanze della precedente consultazione
(novembre 2008) fornendo indicazioni essenziali in riferimento ai
servizi mobili professionali, per i quali la realtà di mercato ha
dimostrato come non appaia interesse per i servizi Pamr
regolamentati fin dal settembre 2003 dalla delibera Agcom
“Disciplina relativa alle procedure per l’assegnazione di
frequenze per il Servizio Radiomobile Professionale a gestione
centralizzata (Pamr)” le cui frequenze rimangono, pertanto,
inutilizzate.

D’altro canto, si assiste alla crescente necessità delle
Amministrazioni locali (in particolare le Regioni) specialmente
nelle aree geografiche ad elevato sviluppo economico ed industriale
come la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, l’Emilia Romagna ed il
Lazio – nelle quali la richiesta di licenze per servizi radiomobili
professionali autogestiti (Pmr) è, ormai, da molto tempo superiore
alla disponibilità di risorsa spettrale.

Nell’ambito di tale mercato, infatti, cresce la richiesta di
sistemi e servizi di pubblica utilità tecnologicamente avanzati –
relativi soprattutto ad applicazioni e servizi di comunicazione
“dati sicuri”- realizzabili con le tecnologie digitali, ormai
consolidate.

Queste considerazioni valgono in particolare per i sistemi che
utilizzano tecnologie Tetra, Digital Mobile Radio (Dmr) e Tetra 2
/Teds – l’evoluzione wideband di Tetra.

L’evoluzione tecnologica ha fatto si, infatti, che oggi
l'acronimo Tetra non sia più correlato unicamente a tecniche
narrowband; prova ne sia che, conformemente alla disponibilità
delle apparecchiature, dei relativi standard Etsi e dei risultati
positivi emersi dagli studi di compatibilità effettuati, la Cept
ha rivisitato le regolamentazioni vigenti in materia.

Oggi, quindi, sotto un unico ombrello di bande di frequenze, sono
individuate tutte le varie tecniche Narrowband e Wideband che
garantiscono la piena efficacia ed efficienza nell’utilizzo dello
spettro.

Prendiamo atto di questi dati di fatto e concludiamo quindi come –
nell’ambito dei sistemi mobili professionali – l’azione più
naturale per garantire la gestione efficace della risorsa
“frequenze” consista nel destinare ai sistemi Pmr la più ampia
porzione possibile dello spettro radioelettrico accantonato per i
sistemi Pamr che, ad oggi, come detto, rimane inutilizzato.

Ritenendo questo tema di sicuro interesse, proponiamo una nuova
riunione del “Forum sullo spettro radio” in occasione della
quale Anitec potrà condividere le esperienze sul campo
dell’Industria e fornire le informazioni utili per una analisi
completa dei profili tecnologici di riferimento.

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