LA SENTENZA

Frequenze Tv, il Tar accoglie il ricorso di Mediaset contro l’Agcom

Il Tribunale amministrativo del Lazio dà ragione alla compagnia di Cologno Monzese, che aveva impugnato la delibera d’emergenza di fine 2013 sul rinnovo del regime sul canone. Anche Telecom in attesa di responso

Pubblicato il 08 Mar 2016

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Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Mediaset contro l’Agcom, risalente alle decisioni prese a ottobre 2013 dall’authority in materia di canone sulle frequenze. L’accoglimento è arrivato dalla prima sezione del Tribunale amministrativo laziale, che ha dato ragione all’azienda di Cologno Monzese a distanza di oltre due anni dal ricorso.

L’oggetto della disputa – La legge 44/2012 aveva previsto che, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore, l’Agcom avrebbe dovuto stabilire i nuovi contributi per l’utilizzo delle frequenze televisive. Tuttavia, nell’ottobre 2013 l’Autorità garante per le comunicazioni prorogò con una delibera d’emergenza il regime del 2000 per il calcolo del canone, che prevedeva una tassa dell’1% sul fatturato aziendale.

Una decisione che Mediaset decise di impugnare dinanzi al Tar. Inoltre, dopo la presentazione del ricorso, Mediaset si autoridusse tale tassa per il 2012 da 20,39 a 8,85 milioni, sostenendo di dover pagare solo fino al 30 giugno, cioè solo per i 6 mesi dell’era analogica.

Anche Telecom in attesa di responso – Mediaset non fu la sola compagnia a impugnare la delibera dell’Autorità. Subito dopo la mossa di Cologno Monzese alzò gli scudi anche Telecom Italia, mettendo nel mirino il provvedimento dell’authority per La7. L’accoglimento del ricorso di Mediaset potrebbe dunque creare più di una grana al Tesoro, visto che diversi operatori, tra cui proprio Telecom ma anche la Rai, potrebbero aver versato più del dovuto.

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