Fttx, BT va avanti ma batte cassa al governo

Cablare il 90% delle abitazioni britanniche entro il 2017: un obiettivo raggiungibile con gli aiuti pubblici. L’ex incumbent chiede di poter utilizzare parte del fondo da 830 milioni di sterline destinato ai progetti broadband

Pubblicato il 16 Nov 2010

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British Telecom continua a fare progressi nell’implementazione
della sua rete Fttx, ma l’azienda ritiene che potrebbe arrivare a
raggiungere circa il 90% delle case britanniche entro il 2017 se
potesse utilizzare parte del fondo di 830 milioni di sterline che
il governo metterà presto a disposizione per i progetti legati
alla banda larga.

In un’intervista al Financial Times, Ian Livingston, Ceo di Bt,
afferma che il carrier sarebbe in grado di ottenere una copertura
quasi totale della nazione con la rete Fttx se avesse accesso a una
parte dei soldi del canone della televisione pubblica che Londra ha
intenzione di mettere a disposizione del roll-out delle reti
broadband nelle aree rurali.

Anche se Bt sta spendendo 2,5 miliardi di sterline per la
realizzazione della sua rete Fttx, che include un mix di Fiber to
the Cabinet, Vdsl2 basato su rame e Fiber to the Premises (Fttp),
non potrà andare oltre l'obiettivo di 16 milioni di case e
aziende raggiunte entro il 2015 senza l’aiuto dei fondi del
governo. "Con i finanziamenti pubblici pensiamo di poter
coprire più del 90% del Paese… e il 2017 sarebbe una data non
impossibile”, dichiara Livingston.

Ovviamente, Bt non è l’unica telco ad aver messo gli occhi sui
fondi del governo. Il concorrente Virgin Media, operatore del cavo,
cercherà probabilmente di accaparrarsene una fetta per contribuire
a finanziare l’espansione delle sue reti in fibra e Hfc a larga
banda.

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