LA GUERRA SUL BOARD

Glass Lewis: “Telecom Italia, azionisti votino per la revoca del cda”

Dopo Iss un altro advisor raccomanda di votare per la revoca del Cda: “Maggior benefici dal rinnovo del board”. E per il futuro si invoca maggiore trasparenza e meno conflitti di interesse

Pubblicato il 06 Dic 2013

F.Me.

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Dopo Iss, anche Glass Lewis raccomanda ai fondi di votare per la revoca del cda di Telecom Italia nell’assemblea del prossimo 20 dicembre e consiglia di dare un voto di sostegno alla lista di Assogestioni. “A dispetto dell’instabilità causata da un eventuale cambio ai vertici – sostiene Glass Lewis – Findim ha dimostrato che sono i maggiori i benefici derivanti dal rinnovo del board che quelli legati al mantenimento dello status quo. Riteniamo che Findim abbia sottoposto un caso convicente, indicando che il consiglio abbia, come minimo, intrapreso di recente diverse iniziative che sembrano favorire Telefonica e la sua posizione competitiva a spese di Telecom e degli investitori non affiliati”. Per il futuro si invoca maggiore trasparenza e meno conflitti di interesse nella guida di Telecom.

Nei giorni scorsi anche Iss nel suo pronunciamento invitava gli azionisti di Telecom Italia a sostenere la richiesta di Findim: una presa di posizione che comporta che i fondi dovranno ora motivare la loro contrarietà alla proposta Findim, che detiene il 5% delle azioni TI.

Secondo Iss nel lungo termine la revoca del Cda e la presenza della lista Assogestioni potrebbero rivelarsi vantaggiose per gli azionisti nel lungo termine, anche se l’advisor sottolinea che se Assogestioni volesse ottenere il controllo del board dovrà mettere a punto “un ben motivato e dettagliato business plan, un piano di transizione che descriva come sarà effettuato il cambiamento di controllo della società e l’individuazione di un nuovo management team qualificato e credibile”. Un piano da confrontare “con quello dell’attuale gestione Telecom per poi arrivare alla raccomandazione di voto”.

In vista dell’assemblea di soci, annuncia una nota di Telecom stessa “è stato preso atto della presenza nelle liste di candidati depositate ai sensi di legge e Statuto di persone che svolgono attività in concorrenza con Telecom Italia. Per l’eventualità di una loro nomina si precisa sin d’ora che all’Assemblea sarà proposta apposita votazione di autorizzazione, ai sensi dell’art. 2390, comma 1, codice civile”.

Intanto è botta e risposta tra l’Ad di Telecom Italia, Marco Patuano, e Asati. Rispondendo al commento di Patuano che bollava come “curiosa” la scelta di Bernabè di farsi rappresentare dai piccoli azionisti nell’assise del 20, Asati evidenzia l’ex presidente esecutivo “come piccolo azionista ed ex dipendente di TI è naturale che abbia dato la delega ad Asati che rappresenta l’unica Associazione attiva ed esistente che rappresenta le vere minoranze della Società”.

“Del resto – aggiunge la nota – le intenzioni di voto di Asati sulla decadenza dell’attuale consiglio di amministrazione, oltre che sostenute dalla Findim stessa, stanno trovando un largo consenso tra gli analisti come dimostrano i giudizi di Iss e di questa mattina anche di un altro importante analista come Glass Lewis e che avranno una sensibile influenza sulle intenzioni di voto dei fondi esteri per la prossima assemblea del 20 dicembre”.

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