MERCATO

Gsma: automobili, tutte connesse entro il 2025

Mercato da 40 miliardi di euro nel giro di 5 anni. Grandi opportunità per l’industria delle Tlc. Il mobile embedded farà la parte del leone e abiliterà nuovi servizi, soprattutto sicurezza e infotainment

Pubblicato il 14 Giu 2013

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Automobili tutte connesse – o quasi – entro il 2025. I nuovi modelli saranno infatti dotati di connessione mobile, nella maggior parte dei casi “embedded”, secondo quanto prevede il nuovo studio realizzato dalla Gsma, l’associazione internazionale degli operatori di telefonia mobile Gsm.

La Gsma parla di impatto dirompente che la tecnologia mobile embedded avrà sull’industria delle auto, rivoluzionando l’esperienza di chi conduce la macchina ma anche contribuendo a creare un mercato della connected car che varrà quasi 40 miliardi di euro su scala globale nel 2018, contro i 13 miliardi del 2012. Secondo la ricerca, realizzata tramite la società Sbd, 32,6 miliardi di euro di revenues – l’83% del totale – sarà generato dall’inclusione della tecnologia Sim nei nuovi veicoli per abilitare la connettività mobile. La disponibilità di connessione mobile in auto promuoverà a sua volta una serie di servizi innovativi: sicurezza, infotainment, dati sul traffico, navigazione, diagnostica del veicolo.

Anche la recente decisione della Commissione europea di rendere obbligatorio il servizio automatico di chiamata d’emergenza eCall in caso di incidente grave (come riportato anche dal Corriere delle Comunicazioni) sarà una spinta alla crescita del mercato della connected car, perché rappresenta una soluzione di “embedded mobile”, nota la Gsma. Nel 2015 i nuovi veicoli in Europa dovranno supportare il sistema e la Gsma prevede che le vendite di eCall raggiungeranno, già nel 2016, 7 milioni di unità.

“L’integrazione della tecnologia mobile nelle auto – spiega Michael O’Hara, direttore marketing della Gsma – non solo salverà vite umane, ma consentirà di sviluppare tanti nuovi servizi fornendo un’importante opportunità di guadagno per l’industria della telefonia mobile e quella automobilistica. La rapida crescita di questo mercato sarà trainata in parte da un positivo intervento regolatorio, specialmente in Europa e sui mercati emergenti come Russia e Brasile. Siamo nel mezzo di una rivoluzione, quella dell’auto connessa via wireless, ed è fondamentale che i due settori, mobile e automotive, lavorino insieme per fornire soluzioni scalabili e pervasive e garantire che si raggiunga il massimo potenziale di crescita”.

Stando ai dati della Gsma, in tutto il mondo oltre 100 milioni di autovetture dovrebbero essere vendute nel 2018, il 35% delle quali dotate di tecnologia mobile integrata, pari a un tasso di penetrazione del 31%, molto più di metodi di connettività alternativi (18% delle auto avranno integrazione con smartphone e il 9% soluzioni tethering per offrire accesso alla rete tramite telefono cellulare).

Le revenues nel 2018 saranno così suddivise: 24,5 miliardi di euro dai servizi in-vehicle (informazioni sul traffico, chiamate ai call center, entertainment), 6,9 miliardi dalla vendita di hardware, 4,5 miliardi dall’erogazione di servizi telematici (come la gestione della relazione coi clienti) e 4,1 miliardi dalla fornitura della connettività, che include le revenues dai dati mobili.

Grazie ai nuovi obblighi di legge come eCall, nel 2018 i servizi legati alla sicurezza saranno i più diffusi sulle auto: 41,7 milioni di veicoli verranno equipaggiati globalmente con questi servizi contro i 7 milioni del 2012. I servizi di infotainment (notizie, meteo, musica in streaming, social network) saranno su 31,2 milioni di automobili (contro 4,3 milioni nel 2012) e i servizi di navigazione saranno inseriti in 28,5 milioni di auto nel 2018, rispetto a 5,12 milioni nel 2012. Strumenti di gestione della diagnostica e degli interventi di manutenzione a distanza saranno presenti infine in 14,8 milioni di vetture, contro 5,5 milioni nel 2012.

La domanda di nuove auto è particolarmente alta sui mercati emergenti e la Gsma sottolinea la centralità dell’azione legislativa nei paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) per fare da traino allo sviluppo del mercato della connected car. “La crescita di questo mercato è favorita anche da iniziative come il Connected Car Forum della Gsma”, conclude O’Hara, “con cui i principali operatori mobili e i produttori d’auto cercano modi per superare gli ostacoli alla crescita e accelerare l’adozione dei servizi telematici e di infotainment”. Perciò, conclude la Gsma, gli opertori mobili non solo giocheranno un ruolo chiave nel connettere tutte le nuove automobili entro il 2025, ma hanno l’occasione di spostarsi su livelli ancora più elevate della catena del valore e fornire innovativi servizi a valore aggiunto ai loro clienti.

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