Il programma della Gsma Mobile money for the unbanked (Mmu) ha reso pubblici durante il Mobile world congress di Barcellona i risultati del suo terzo studio annuale Mobile financial services state of the industry report, che fornisce una valutazione quantitativa dello stato dei servizi finanziari mobili nel mondo, come la moneta mobile, l’assicurazione mobile, il credito e il risparmio mobile.
Il numero di utenti attivi del mobile money continua a crescere velocemente anno dopo anno, con oltre 61 milioni di account attivi a giugno 2013 contro i 37 milioni di giugno 2012. Gli account registrati sono saliti da 71 milioni a giugno 2011 a 203 milioni a giugno 2013. Il numero di fornitori si è nel frattempo notevolmente ampliato: la Gsma conta 219 servizi in 84 paesi a fine 2013, contro 179 servizi in 75 paesi a fine 2012.
“Questo studio mette in luce l’enorme impatto che il mobile money sta avendo nei mercati emergenti, fornendo accesso a un numero crescente di prodotti e servizi e aiutando milioni di persone a gestire e migliorare la vita di tutti i giorni”, afferma Tom Phillips, Chief regulatory officer della Gsma. “Ogni anno il nostro studio offre un’analisi approfondita dei molteplici utilizzi del mobile money e di come gli operatori stanno collaborando per sviluppare questi servizi”.
La maggior parte dei servizi ha sede nell’Africa sub-sahariana: 52% di tutti gli operatori di mobile money si trova qui. Ma l’espansione continua anche al di fuori da questa regione e molti servizi di mobile money stanno costruendo solide reti di distribuzione per accrescere il numero di account: 13 servizi hanno più di un milione di utenti attivi, rivela lo studio della Gsma. Per l’associazione i servizi finanziari mobili stanno svolgendo un ruolo chiave nel promuovere l’inclusione finanziaria nei paesi in via di sviluppo: a fine 2013, in nove mercati africani si contano più account di mobile money che conti correnti bancari. Intanto i prodotti offerti si allargano oltre il trasferimento di denaro e i pagamenti verso servizi più evoluti, come quelli assicurativi.
Anche la concorrenza tra provider si intensifica: a fine 2013, 52 mercati avevano due o più servizi di mobile money contro i 40 mercati che ne avevano almeno due nel 2012. “Col crescere dell’industria del mobile money, vediamo come questi servizi migliorano la vita di milioni di persone nei paesi in via di sviluppo”, afferma Phillips. “Continueremo a lavorare con gli operatori mobili e l’intero ecosistema per espandere la gamma di servizi disponibili e portarli a sempre più persone”.