I satelliti Thales Alenia Space per il telefono planetario Iridium

Commessa americana da 2,1 miliardi di dollari per la joint venture franco-italiana in cui Finmeccanica ha il 33%. Il 60% dei satelliti sarà costruito in Europa, molti a Roma, L’Aquila e Milano. Realizzeranno una rete globale di telefonia per servizi dati e voce

Pubblicato il 03 Giu 2010

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L’americana Iridium, la prima e unica società ad aver creato il
“cellulare planetario”, è rinata e rilancia in grande stile,
affidandosi all’Europa, come nota oggi Il Corriere della Sera.
L’azienda della Virginia ha annunciato la costruzione della nuova
costellazione di satelliti, battezzata “Iridium Next”,
assegnando il contratto di 2,1 miliardi di dollari a Thales Alenia
Space, joint venture franco-italiana (67% Thales, 33%
Finmeccanica). Il piano prevede la realizzazione di 81 satelliti (i
primi partiranno nel 2015), 72 dei quali in orbita e 9 di riserva
(ciò permetterà alla nuova costellazione di attenuare fortemente
i rischi).

“Thales Alenia Space costruirà il 60% dei satelliti in Europa e
un terzo nascerà negli stabilimenti italiani di Roma, L’Aquila e
Milano”, precisa l’amministratore delegato Luigi Pasquali,
“garantendoci una quota di lavoro importante per molti anni.
Inoltre il software è aggiornabile nel tempo consentendo di
ampliare le possibilità e assecondare le evoluzioni del
mercato”.

Iridium è nata nel 1990 per iniziativa di Motorola con
l’ambizioso obiettivo di costruire una rete satellitare in grado
di coprire l’intero globo utilizzando un cellulare, una sfida
tecnologica e commerciale. Il progetto, da 1,9 miliardi di dollari,
si è concretizzato nel 1998 con la messa in orbita di 66 satelliti
e accordi con numerosi enti internazionali. Ma con un risultato
disastroso: la bancarotta nel 1999.

Nel frattempo sono nati operatori concorrenti, come la Globalstar,
ma se la sfida tecnologica era vinta, restava da superare quella
commerciale, nota Il Corriere della Sera. Il dipartimento della
Difesa Usa ha tuttavia mantenuto in attività la rete di satelliti
in orbita, divenendone il principale utilizzatore, e con il nuovo
boom delle comunicazioni, Iridium rinasceva (mentre Motorola usciva
di scena) e diventava un sistema remunerativo.

Con il progetto varato oggi l’americana crea una nuova
costellazione tecnologicamente più avanzata: dotata di banda
larga, fornisce comunicazioni mobili e trasmissione dati ovunque ci
si trovi. “La nuova costellazione satellitare Iriudium Next
permetterà di realizzare una vera e propria rete globale di
telefonia per le trasmissioni voci e dati”, sottolinea ancora
Luigi Pasquali su MF. La nuova piattaforma sarà compatibile con la
precedente generazione del sistema e la rimpiazzerà gradualmente
riuscendo così a fornire un potenziato servizio 3G. “In questo
modo, tra la nuova rete satellitare e quella terrestre già
presente, si potrà avere una vera copertura globale in grado di
fornire servizi ad alta velocità e larga banda”.

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