Inchiesta Fastweb-Tis, Scaglia torna in libertà

La prima sezione del tribunale di Roma accoglie l’istanza dei legali. Il manager era agli arresti domiciliari dallo scorso maggio: “Mai avrei immaginato un percorso così travagliato”

Pubblicato il 24 Feb 2011

Torna in libertà l'ex amministratore delegato di Fastweb,
Silvio Scaglia, imputato nel processo per il riciclaggio di due
miliardi di euro. A deciderlo la prima sezione del Tribunale di
Roma accogliendo una istanza presentata dai legali del manager.
Nei giorni scorsi l'ex ad di Telecom Italia Sparkle (Tis),
Stefano Mazzitelli, l'ex responsabile dell'area regioni
europee di Tis, Massimo Comito, e l'ex responsabile del settore
"carreer sales italy" di Tis, Antonio Catanzariti,
imputati per evasione fiscale nello stesso procedimento.
"Torno in libertà dopo un anno di prigione e arresti
domiciliari – ha commentato a caldo l'ex numero uno di Fastweb
– Vivo da anni all'estero e appena saputo del mandato di
cattura sono rientrato immediatamente in Italia a disposizione
dell'autorità giudiziaria consapevole di dover passare in
carcere il tempo necessario per chiarire la mia estraneità ad ogni
illecito. Non mi sarei mai aspettato un percorso così travagliato,
lungo e drammatico", prosegue Scaglia, "ma rispetto la
giustizia e resto convinto della correttezza della mia scelta
iniziale e conto sul processo in corso per rendere evidente la mia
innocenza".
Scaglia si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso 17 maggio
in Val d'Aosta. L'ex amministratore delegato è accusato di
associazione per delinquere finalizzata all'evasione fiscale ed
era stato arrestato un anno fa nell'ambito dell'inchiesta
della Procura di Roma. Sull'istanza di scarcerazione,
presentata dai legali Pier Maria Corso e Antonio Fiorella, ieri era
arrivato il parere favorevole della Procura di Roma.

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