India, rivoluzione in fibra. Il piano dell’Authority

Il regolatore punta all’attivazione di 160 milioni di connessioni su banda larga entro il 2014 ( oggi ce ne sono poco più di 10 milioni) grazie a una rete gestita da un’agenzia governativa

Pubblicato il 09 Dic 2010

La Telecom Regulatory Authority of India vuole portare i servizi
Internet anche ai villaggi più remoti del Paese e suggerisce la
creazione di una rete di banda larga che copra l’intero
territorio con un investimento di 600 miliardi di rupie, oltre 13
miliardi di dollari. Il progetto, presentato al dipartimento delle
Telecomunicazioni, propone al governo di fissare un ambizioso
target: 75 milioni di connessioni broadband attive entro due anni e
160 milioni di connessioni entro il 2014.

Oggi in media solo otto indiani su 1000 hanno accesso alla banda
larga, pari a circa 10,3 milioni di connessioni attive: il mercato
è tutto da sviluppare, nota il regolatore. La Telecommunications
Commission, l’organismo decisionale più alto all’interno del
ministero delle telecomunicazioni, ha detto che prenderà in
considerazione i suggerimenti dell'authority.

"C’è urgente bisogno di una rete nazionale di banda larga
aper portare servizi avanzati, dalla sanità all’istruzioni al
banking, a tutti i villaggi”, afferma la Telecom Regulatory
Authority of India.

Per la creazione della nuova rete broadband l’authority propone
di istituire un’agenzia gestita dallo Stato. Si tratterebbe di
una rete in fibra ottica ad accesso aperto finanziata dal governo
tramite i fondi a disposizione per raggiungere l’obiettivo di
servizio universale. Il roll-out avverrebbe in due fasi: la prima
potrebbe essere completata entro il 2012 e coprire tutte le città
e parte delle zone rurali; la seconda estenderebbe la banda larga a
tutti i villaggi con una popolazione di almeno 500 persone e
verrebbe condotta a termine entro fine 2013.


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