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Infonetics Research: sms e voce non sono defunti

Il mercato globale dei servizi di telefonia mobile raggiungerà ricavi per 976 miliardi di dollari nel 2016. Il driver principale sarà il mobile broadband ed i ricavi dei messaggini continueranno a crescere nonostante le app degli Ott

Pubblicato il 17 Lug 2012

Paolo Anastasio

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Gli sms resteranno ancora a lungo sulla breccia nel settore delle Tlc. Questa la previsione di Infonetics Research, secondo cui i servizi globali di telefonia mobile raggiungeranno ricavi complessivi per 976 miliardi di dollari nel 2016. I servizi mobile a banda larga saranno il driver maggiore di crescita, ma anche gli sms continueranno a crescere. I ricavi del segmento voce invece vanno verso un leggero declino.

“Il mobile broadband è senza dubbio la fonte di ricavi che cresce più velocemente per gli operatori, mentre messaggistica e voce sono ben lungi dall’essere morti e defunti, e resisteranno ancora a luingo”, dice Stéphane Téral, principal analyst for mobile infrastructure and carrier economics di Infonetics.

Téral fa notare che, nonostante servizi di messaggistica assai popolari offerti dagli Over-the-top, come iMessage e WhatsApp, gli sms cresceranno ancora fra il 2012 e il 2016 e genereranno ricavi cumulati per un trilione di dollari nei prossimi quattro anni.

“Nello stesso arco di tempo i ricavi della voce caleranno ma di poco, generando ancora una bella fetta dei ricavi degli operatori”, aggiunge Téral. I ricavi della voce sono diminuiti dello 0,8% a livello globale nel 2011, e questo nonostante l’aumento dell’uso della voce in Cina.

La società di analisi prevede che il 40% degli abbonati mobili sottoscriverà servizi di mobile broadband nel 2016, a fronte del 15% dell’anno scorso. In America settentrionale e Asia Pacifico gli operatori generano già più del 40% dei ricavi da servizi di banda larga mobile e messaggistica.

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