Intel, dopo McAfee si prende anche Infineon

Accordo da 1,4 miliardi di dollari per rilevare la divisione wireless dell’azienda tedesca dei microchip. Otellini: “L’acquisizione rafforza il nostro secondo pilastro strategico: la connettività Internet”

Pubblicato il 01 Set 2010

Intel punta sul wireless: il leader mondiale dei microprocessori ha
siglato un accordo che le permette di acquisire per 1,4 miliardi di
dollari in contanti la divisione wireless della tedesca Infineon,
che produce tra l'altro microchip per smartphone, compreso
l'iPhone della Apple. L'annuncio è stato dato dai vertici
delle due società nel quartier generale di Infineon in Germania;
la transazione dovrebbe essere completata entro il primo trimestre
del 2011.

"L'acquisizione rafforza il nostro secondo pilastro
strategico, la connettività Internet, e ci permette di offrire un
portafoglio di prodotti che copre l’intera gamma del mondo
wireless, dal Wifi al 3G, dal Wimax alla Lte", ha dichiarato
il presidente e amministratore delegato di Intel, Paul Otellini.
Per il colosso dei microchip è la seconda grande acquisizione in
due settimane dopo quella di McAfee, mentre Infineon ha commentato
che si concentrerà ora "sulla crescita nei segmenti core”,
senza specificare con ulteriori dettagli.

Nel trimestre chiusosi il 30 giugno, le entrate della divisione
wireless di Infineon sono cresciute del 38% a 346 milioni di euro,
pari al 29% delle revenues totali della società tedesca nello
stesso periodo. La unit produce, tra l’altro, i chip per i
cellulari Nokia e Samsung. Gli analisti sottolineano che i chip
baseband di Infineon potrebbero essere accoppiati con i
microprocessori per handset prodotti da Intel rendendo
quest’ultima la scelta numero uno per i produttori di
smartphone.

Secondo il broker Rbs, avere competenze 3G nel suo portafoglio è
di fondamentale importanza per Intel, dato che è imminente il
lancio (nel quarto trimestre 2010) del chip Snapdragon di Qualcomm.
L’accordo con Infineon non solo permette all'americana di
entrare da protagonista nel mercato degli smartphone, ma anche di
rafforzarsi contro la concorrenza in un altro importante segmento
di business: i notebook.

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