“Si ordina alle società Italiacom e Italiacom.net la cessazione di comportamenti lesivi dei diritti degli utenti”. A stabilirlo è stato il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, adottando un provvedimento, la delibera 112/14/Cons, “necessario per tutelare i clienti dei due operatori ai quali sono stati ingiustificatamente addebitati e prelevati importi non dovuti in occasione di una modifica delle condizioni contrattuali comunicata il 15 ottobre 2013”. “Con essa – spiegano dall’Agcom – si chiedeva ai clienti il versamento di 100 euro, a titolo di contributo aggiuntivo una tantum, giustificandolo con esigenze di adeguamento della rete”.
L’Autorità ha rilevato che “la condotta tenuta dai due operatori ha causato un danno sia ai clienti che hanno esercitato il diritto di recesso sia ai clienti che hanno accettato la modifica contrattuale. Le verifiche disposte dall’Autorità – spiega un comunicato di Agcom – hanno infatti appurato che ai primi è stato ingiustificatamente addebitato l’importo di 100 euro a titolo di costo di disattivazione, mentre ai secondi è stato richiesto e prelevato l’importo una tantum di 100 euro, comportamento altrettanto indebito in quanto il presupposto addotto per la modifica, ossia la sopravvenienza di un costo aggiuntivo per l’adeguamento della rete, era insussistente”.
Una volta conclusa l’istruttoria, l’Authority ha ordinato alle società Italiacom e Italiacom.net di rimborsare o stornare, entro il termine di 15 giorni dalla notifica del provvedimento, le somme prelevate o, comunque, contabilizzate, successivamente alla data del 15 ottobre 2013. Alle due società spetterà anche il compito di informare tutti gli utenti interessati, delle modalità del rimborso, consentendo ai clienti, nel caso in cui il rimborso non fosse andato a buon fine, di chiedere che sia effettuato con modalità alternative”. Italiacom e Italiacom.net dovranno anche regolarizzare entro 30 giorni la posizione contabile di tutti i clienti interessati dalla modifica, ritirando anche le azioni di recupero crediti, e infine fornire all’Autorità, entro 45 giorni, informazioni dettagliate e analitiche “sulle operazioni di rimborso e storno effettuate in esecuzione del provvedimento”.
“Formuliamo il nostro apprezzamento per la decisione presa dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni di obbligare Italiacom a rimborsare sia quei consumatori che avevano deciso di esercitare il diritto di recesso che quelli che invece erano rimasti – commenta Pietro Giordano, presidente nazionale Adiconsum – La vicenda di Italiacom va a sommarsi ad altre vicende nel settore della telefonia che vedono i consumatori come parte lesa, segno che esistono troppe maglie larghe nella tutela dei consumatori. Adiconsum – conclude Giordano – chiede ad Agcom di rivedere le delibere ponendo l’accento sulle maggiori garanzie che gli operatori devono fornire agli utenti”.