TELECOMS SINGLE MARKET

Kroes: “Internet deve restare aperto”

“Il mondo digitale è un ecosistema e non bisogna ostacolarne lo sviluppo”, dice la Kroes al Parlamento Ue in vista del voto sul pacchetto di riforme che riguarda il Telecom Single Market. “Bisogna accelerare il cammino verso il continente connesso”

Pubblicato il 02 Apr 2014

Patrizia Licata

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Il vice-presidente della Commissione europea responsabile per la Digital Agenda Neelie Kroes ha aperto il dibattito sul Telecoms Single Market al Parlamento europeo in vista del voto di domani con un discorso tutto incentrato sulle enormi opportunità aperte dal mercato unico delle telecomunicazioni per l’Europa.

Il singolo mercato telecom significa per la Kroes rimozione di confini e barriere e stimolo per l’economia, perché il mondo digitale è un ecosistema: “Non c’è vantaggio ad averne un pezzo quando ne mancano altri”, ha dichiarato la Kroes. “Non serve avere identità elettroniche sicure da paese a paese senza reti sicure che attraversano i confini. Non serve avere un nuovo telefono alla moda se le tariffe di roaming vi costringono a spegnerlo. Non serve avere la banda larga fissa ultra-veloce senza lo spettro per le reti mobili. O se il vostro fornitore di rete blocca alcuni siti web. Non è accettabile”.

Le nuove proposte sul mercato telecom, ha spiegato la Kroes, guardano proprio al digitale come ecosistema. “Le risorse digitali sono cruciali nel 21mo secolo. La nostra società è fondata sulla connettività e lo spettro”, ha detto la vice-presidente. “Abbiamo bisogno di regole per un continente connesso”.

Il voto del Parlamento può accelerare proprio il cammino verso il “continente connesso”, ha indicato la Kroes, evidenziando i temi che da sempre le stanno a cuore: Internet aperto e innovazione online e net neutrality.

“La libertà è la base di un mondo online vivace e dinamico”, ha affermato la Kroes. E ancora: “Voi sapete già che io sono dalla parte della libertà, dell’apertura, dell’innovazione. E’ quello che vogliamo tutti, ma è facile a dirsi e difficile a farsi. Che cosa vuol dire dunque? Innovazione significa non bloccare o controllare più i servizi su Internet – vedo con piacere che siamo tutti d’accordo su questo punto. E sono d’accordo sul fatto che abbiamo bisogno di nuovi strumenti di salvaguardia dai servizi specializzati: non potranno mai essere un’alternativa a Internet, non possono rallentare Internet per tutti gli altri, non possono essere imposti agli utenti contro la loro volontà. Questo è chiaro. Le persone non possono improvvisamente ritrovarsi a pagare per YouTube“.

Al tempo stesso però, ha continuato la Kroes, Internet aperto e condizioni uguali per tutti significano che questi servizi non possono nemmeno essere bloccati. Bloccare i servizi strangola l’innovazione “e questo è quello che alcuni degli emendamenti faranno: bloccare i servizi specializzati”, ha puntualizzato la Kroes di fronte al Parlamento Ue. “Mi rendo conto delle pressioni che ricevete e dell’azione delle lobby, ma dovete anche considerare le conseguenze”.

Secondo la responsabile della Digital Agenda, “non possiamo dire alle aziende europee che non possono avere le reti di cui hanno bisogno per le video-conferenze ad alta definizione. Non vorrete certo dire ai cittadini che non possono godere della qualità dell’Iptv. E possiamo dire agli ospedali e agli operatori sanitari che non possono usare i nuovi strumenti della telemedicina? Tutte queste cose dipendono dal miglioramento della qualità del servizio”.

Il voto di domani sarà un giorno importante per l’Europa, un passo significativo per costruire un continente connesso, ha concluso la Kroes: “Insieme, assicuriamoci che Internet rimanga una piattaforma capace di promuovere sensazionali innovazioni”.

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