Kroes: unbundling italiano in linea con la Ue

Per il commissario all’Agenda Digitale i rincari decisi da Agcom “in linea con la metodologia di costo raccomandata dalla Commissione e con le pratiche delle altre Autorità comunitarie”. Intanto Bruxelles annuncia: “Decisione definitiva entro il 21 ottobre”

Pubblicato il 28 Set 2010

L’aumento dell’unbundling sono “in linea con la metodologia
di costo raccomandata dalla Commissione Ue e con le pratiche delle
altre Autorità comunitarie”. Lo ha rilevato il commissario Ue
all’Agenda Digitale, Neelie Kroes, rispondendo a
un’interrogazione dell’eurodeputato leghista Matteo
Salvini.

Per la Commissione europea i rincari seguono “la prassi di altre
autorità di regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni
in Europa e sarebbero in linea con la vigente base di costo per la
contabilità dei costi sostenuta dalla Commissione”, precisa la
Kroes. Bruxelles rileva anche che i prezzi dell'unbundling
“non sono determinati unicamente dalla metodologia ma anche da
parametri tecnici legati alla topologia della rete di un dato paese
comunitario”.

In Italia manovra decisa dall’Agcom ha scatenato la rivolta degli
Olo, secondo i quali aumentare la redditività del rame
disincentiverebbe gli investimenti in fibra. E la “guerra” tra
gli alternativi e l’authority è anche sulle cifre: per i primi
il costo complessivo degli aumenti sarebbe di 1,1 miliardi di euro,
mentre l’Agcom nei giorni scorsi ha precisato che tale cifra è
“totalmente priva di qualsiasi fondamento, in primis perché
l'ipotesi di adeguamento dei canoni è stata deliberata
dall'autorità in doverosa applicazione del modello di costi
raccomandato dalla commissione europea e poi perché la manovra si
riferisce a un arco temporale di tre anni (2010-2012) e non al
periodo retroattivo e ultrattivo assunto dagli operatori
alternativi (2009-2015)”. Senza contare che – continua
l'Agcom – dopo il 2012 i livelli di prezzo saranno soggetti a
una nuova analisi di mercato, all'esito della quale verrà
effettuata ogni valutazione del caso”.

La stima corretta – secondo l’Autorità – è dunque di circa 70
milioni di euro nel triennio, quale saldo complessivo per il
mercato delle variazioni dei prezzi dei vari servizi (unbundling,
wholesale line rental e bitstream), a parità di linee. Peraltro,
gli eventuale aumenti per gli anni 2011 e 2012 saranno riconosciuti
solo dopo la verifica del miglioramento qualitativo della rete
Telecom , della riduzione del numero dei guasti e dei tempi di
attivazione dei servizi.

Dopo la risposta della Kroes all'europarlamentare Salvini il
portavoce del commissario Ue ha precisato che per ora "non
c'è nessun via libera" da parte di Bruxelles
sull'aumento dell'unbundling. "La decisione verrà
presa entro il 21ottobre", ha annunciato Jonathan Todd.
Secondo fonti del settore la prossima settimana ci sarà un
incontro tra la Kroes e gli Olo italiani.

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