La rivoluzione della mobilità passa sempre più dai dati. Con l’avvento del 5G e delle infrastrutture digitali di nuova generazione, le reti di telecomunicazioni diventano l’ossatura tecnologica che rende possibile la condivisione in tempo reale delle informazioni provenienti dai veicoli connessi. È un cambiamento che non riguarda solo la connettività, ma ridefinisce l’intero ecosistema della mobilità: dalla sicurezza stradale alla gestione delle flotte, dalla manutenzione predittiva ai modelli assicurativi basati sull’utilizzo.
In questo contesto, Mobilisights, la business unit Data-as-a-Service del gruppo Stellantis, si posiziona come abilitatore strategico di un nuovo paradigma, dove dati Oem di alta qualità, partnership con le telco e intelligenza analitica convergono per costruire servizi di mobilità più efficienti, sostenibili e sicuri. Alexandre Didoné, Account Executive Fleet di Mobilisights, racconta come l’azienda sta contribuendo a delineare il futuro della mobilità connessa e quali opportunità emergono dalla collaborazione tra costruttori, operatori di rete e provider tecnologici.
Le telco, attraverso la disponibilità di reti 5G e infrastrutture avanzate sono cruciali per garantire l’accesso ai dati dei veicoli in tempo reale. Quali sono i casi d’uso più immediati che state osservando?
Gli operatori di telecomunicazioni, grazie alla fornitura di reti 5G e infrastrutture avanzate, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire l’accesso ai dati dei veicoli in tempo quasi reale. L’ultra-bassa latenza del 5G consente una trasmissione immediata dei dati, elemento essenziale per applicazioni come il monitoraggio del comportamento di guida, il rilevamento degli incidenti in tempo reale e la prevenzione degli incidenti. Queste capacità contribuiscono direttamente a rendere le strade più sicure, supportando risposte più rapide e accurate da parte dei veicoli, dei conducenti e dei gestori di flotte. I casi d’uso più immediati che osserviamo oggi riguardano le applicazioni legate alla sicurezza, in cui una connettività affidabile e tempestiva può fare una differenza concreta nella riduzione dei rischi, nella prevenzione degli incidenti e nel miglioramento dei flussi di traffico.
In che modo la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale contribuiscono a migliorare l’efficienza operativa delle flotte, abilitare la manutenzione predittiva e, allo stesso tempo, favorire strategie di sostenibilità ambientale ?
La raccolta e l’analisi dei dati in tempo quasi reale consentono ai gestori di flotte di ottimizzare le operazioni in diversi modi. Sfruttando i dati provenienti dagli OEM, possono ottenere informazioni precise sulla manutenzione programmata, anticipare eventuali problemi, mantenere i veicoli aggiornati ed effettuare interventi di manutenzione predittiva prima che piccoli guasti si trasformino in criticità maggiori. Questo approccio non solo riduce i tempi di inattività, ma anche i costi di manutenzione, contribuendo a un minor costo totale di proprietà (TCO). Allo stesso tempo, queste funzionalità migliorano la sicurezza delle flotte e supportano le strategie di sostenibilità. Le informazioni in tempo quasi reale aiutano a migliorare il comportamento di guida, ottimizzare i percorsi e quindi ridurre i consumi di carburante, con un impatto diretto sulla diminuzione dell’impronta di CO₂. In questo modo, i dati in tempo quasi reale diventano un potente abilitatore di operazioni di flotta più sicure, efficienti e rispettose dell’ambiente.
L’accesso a dati veicolari più precisi sta trasformando la valutazione del rischio, il rilevamento degli incidenti e l’evoluzione verso modelli assicurativi pay-per-use o usage-based. Ci spiega che impatti ha questa evoluzione?
L’accesso a dati accurati provenienti direttamente dai costruttori (OEM) sta cambiando il modo in cui le compagnie assicurative affrontano la valutazione del rischio e il rilevamento degli incidenti. In passato, senza la connettività OEM, era difficile ottenere anche informazioni di base come il chilometraggio. Oggi, grazie all’accesso diretto a dati dettagliati e affidabili, le compagnie possono sviluppare modelli basati sull’utilizzo, come il pay-as-you-drive (PAYD), in cui si paga in base all’effettivo uso del veicolo. Inoltre, i flussi di dati ad alta frequenza provenienti dai veicoli connessi consentono agli assicuratori di rilevare e analizzare gli incidenti in tempo quasi reale. Ad esempio, informazioni su tempi di guida, dinamiche di collisione, condizioni della strada o persino elementi contestuali come la posizione del sole possono essere combinate per ottenere un quadro molto più chiaro di ciò che è realmente accaduto. Integrando questi diversi input in algoritmi avanzati, le compagnie assicurative possono valutare meglio il comportamento dei conducenti e le prestazioni delle flotte, arrivando così a modelli di rischio più precisi e a offerte assicurative più eque, basate sull’utilizzo effettivo.
Mobilisights lavora in partnership con le telco, che forniscono la rete, e con altri player di settore. Qual è il modello di collaborazione che state costruendo e quali vantaggi può generare per l’ecosistema della mobilità?
Mobilisights costruisce il proprio modello di collaborazione attorno a ruoli complementari all’interno dell’ecosistema della mobilità. Mentre gli operatori di telecomunicazioni gestiscono solitamente il livello di comunicazione a valle, Mobilisights mette a disposizione l’hardware di livello OEM, una sorta di versione integrata della tradizionale “scatola nera” aftermarket, che garantisce un accesso affidabile e preciso ai dati dei veicoli. Collaboriamo con gli operatori di telecomunicazioni per assicurare l’infrastruttura di connettività e con un’ampia gamma di attori del settore per creare servizi a valore aggiunto. Tra questi, i fornitori di servizi di telematica come Geotab e Targa Telematics, le società di noleggio a lungo termine come Arval, le aziende di autonoleggio come Sixt e Hertz, oltre a grandi gestori di flotte. Nel settore assicurativo, consentiamo alle compagnie di migliorare la produttività e i modelli di valutazione del rischio. Oltre ai dati specifici dei veicoli, Mobilisights fornisce anche set di dati anonimizzati, fondamentali per società di mappatura, piattaforme di gestione del traffico e autorità dei trasporti. Questi dati aiutano a individuare le tendenze della mobilità, ottimizzare le infrastrutture e supportare sistemi di trasporto più intelligenti e sostenibili.
Guardando al futuro, quali sviluppi intravede nella convergenza tra dati, connettività e mobilità, e quale sarà il ruolo di Mobilisights nel guidare questa trasformazione?
Oggi la telematica è ancora divisa tra soluzioni OEM e aftermarket. Sebbene esistano ancora casi d’uso che richiedono dispositivi aftermarket, la connettività OEM sta evolvendo rapidamente e consente di rispondere a un numero crescente di esigenze. Questo cambiamento porta con sé vantaggi evidenti: costi inferiori, nessuna necessità di acquistare o installare hardware aggiuntivo e la garanzia di una qualità dei dati di livello OEM, superiore e più affidabile rispetto alle alternative aftermarket. In effetti, ha sempre meno senso per i clienti investire in un dispositivo separato quando i veicoli sono già connessi di serie. Prevediamo un mondo in cui tutti i veicoli saranno nativamente connessi, creando opportunità senza precedenti per la convergenza tra dati, connettività e servizi di mobilità. Mobilisights, come business unit Data-as-a-Service (DaaS) dedicata del gruppo Stellantis, si trova in una posizione unica per guidare questa trasformazione. Sfruttando su larga scala i dati grezzi OEM, il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di un mondo più intelligente e sicuro, collaborando con una rete globale di partner e settori per innovare e affermare un ruolo di leadership nell’evoluzione dell’ecosistema della mobilità connessa.



































































