STRATEGIE INDUSTRIALI

La7, sindacati: “Urgente incontro sul piano di rilancio”

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil chiedono un confronto con Cairo e Telecom Italia per mettere a fuoco le ricadute occupazionali dopo la cessione dell’emittente

Pubblicato il 22 Mar 2013

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I sindacati rinnovano la richiesta di un incontro con Cairo Communication, La7 e Telecom Italia sul piano di rilancio de La7. La richiesta arriva da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Nazionali Territoriali e le Rsu.

“Al processo di riduzione dei livelli occupazionali in La7 – si legge in una nota – attraverso proposte di cessioni individuali di contratto (per 60 lavoratori a tempo indeterminato verso il “Mondo Telecom Italia”) e l’espulsione di parte della forza lavoro a termine, si contrappone quanto pubblicato sui giornali in merito a compensi enormi a titolo di retribuzione e liquidazione ( c.a. 2,25 milioni di euro) nei confronti dei vertici aziendali“.

“Tale quadro, che si delinea come contraddittorio in un ottica di equa distribuzione del risanamento, rischia di incrementare le difficoltà economiche dell’azienda ed innescare un pessimo clima per il futuro dell’emittente – prosegue la nota – La possibile scelta di ricorrere ad appalti da utilizzare all’interno della struttura produttiva, figlia della compressione dell’organico, inciderebbe inevitabilmente sull’organizzazione del lavoro (in La7 vigeva già un modello tirato all’osso ed estremamente funzionale) con la certezza di produrre effetti pesanti sulla qualità del prodotto televisivo penalizzando, di conseguenza, la preziosa identità di rete”. “Già oggi i mancati rinnovi contrattuali della forza lavoro a tempo determinato, stanno comportando una eccessiva richiesta quotidiana di straordinari – continuano i sindacati – Ci si chiede con quali professionalità, con quale modello organizzativo e, non ultimo, con quale piano Cairo voglia affrontare questa nuova avventura de La7“.

“Al di là delle possibili scelte individuali dei lavoratori, che si vedranno contenute le tutele individuali e sindacali, rimangono fondamentali per il sindacato la tutela delle professionalità, elemento determinante per la salvaguardia del prodotto televisivo, il mantenimento dell’attuale produttività, dei siti, della identità editoriale, dei livelli e della qualità occupazionale di La7 – chiude la nota – Infine, anche per meglio comprendere le ricadute dell’accordo commerciale tra Telecom Italia Media e Cairo Comunication, i sidacati richiedono, come previsto dal Ccnl Frt e dall’Accordo del 21 dicembre 2011, le informazioni relative alle risorse occupate a tempo determinato, in somministrazione a termine, a partita iva e collaborazione a progetto nel corso del 2012 e nel primo trimestre del 2013″.
slc cgil, fistel cisl, uilcom ui

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