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Linkem, Daniele Righi: “Pubblico e privato uniti per trasformare il Paese”

Il Chief Innovation and Business Development Officer: “Piano Colao base strategica fondamentale, ma serve sinergia a tutti i livelli per vincere frammentazione e debolezze”. Potenziato l’ecosistema di partnership

Pubblicato il 14 Dic 2021

righi

Spingere pubblico e privato a stringersi la mano e unire le forze. Per Daniele Righi, Chief Innovation and Business Development di Linkem, la carta vincente per spingere la digital transformation del Paese sta qui.

Davanti al pacchetto Colao che mette sul tavolo Piano Cloud e Italia a 1 Giga, disegnando una strategia operativa per il futuro del Sistema Italia, resta la distanza che divide le due facce della medaglia: il dire e il fare. Peculiarità dei territori, delle aziende e delle pubbliche amministrazioni, frammentazione territoriale, gap. Che fare nel concreto?

Sciogliere i nodi, per Righi, richiede uno sforzo collettivo: “Tutti, pubblico e privato, dovremo essere concentrati nel far sì che il piano Colao si realizzi – afferma -: oggi almeno dodici milioni di cittadini vivono nelle aree interne, ovvero in zone lontane da servizi primari. E’ qui, in questo contesto e davanti a questa sfida, che potremo davvero vedere quanto è potente la capacità del cloud nel virtualizzare questi servizi. Spero che il Piano porti concretamente pubblico e privato a lavorare insieme per realizzare questa cooperazione”.

Dal Linkem Lab alla collaborazione con Cubbit

A ottobre, intanto, Linkem ha annunciato i primi test sul cloud distribuito per le telecomunicazioni grazie alla partnership siglata con la startup Cubbit. Ma si tratta solo di un tassello di un più ampio approccio in termini di ecosistema.

“Da un paio d’anni contiamo sulla struttura organizzativa denominata Linkem Lab – puntualizza Righi -, che identifica soggetti terzi, startup e imprese su cui abbiamo investito, per la creazione di servizi integrati verticalmente”. In forma complementare, l’azienda ha attivato anche progetti di ricerca e partnership industriali, ed è qui che si inserisce la collaborazione con Cubbit, startup cui si deve l’ideazione di una soluzione di cloud storage distribuita zero-knowledge, basata su celle peer-to-peer nelle mani degli utenti. “Il dialogo  – puntualizza Righi – ci ha permesso di unire il loro brevetto per un’infrastruttura hardware e software per il cloud distribuito alla nostra rete 5G, creando una linea on premise di cloud distribuito che abbiamo messo a disposizione di un centinaio di dipendenti Linkem, dislocati in tutta Italia, per il test. Ora stiamo misurando la potenzialità della tecnologia e i primi riscontri rivelano un’opportunità molto interessante, sulla quale vorremmo lavorare in futuro per dare maggiori servizi a clienti e imprese del Linkem Lab”.

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