RETI 4G

Lte in Cina, Ericsson & co “rischiano” 5,1 miliardi

La telco cinese starebbe vagliando l’ipotesi di un upgrade del 3G, facendo slittare a non prima di fine anno la gara per la realizzazione delle reti 4G. Una decisione che penalizzerebbe soprattutto le network company occidentali

Pubblicato il 13 Mag 2013

Lte in Cina, Ericsson & co “rischiano” 5,1 miliardi

Rischia di slittare a fine anno la gara per l’assegnazione della maxi commessa Lte di China Mobile annunciata lo scorso mese di marzo. La gara, che riguarda i contratti di fornitura di apparecchiature di rete per l’installazione degli apparati 4G in Cina, sta creando grosse aspettative nei vendor europei, un drappello composto da Ericsson, Alcatel-Lucent, Nokia Siemens Networks che guardano con interesse al fiorente mercato cinese. Lo scrive il sito specializzato Light Reading, secondo cui però la gara è a rischio, perché China Mobile starebbe meditando di rivedere le sue strategie e puntare sull’upgrading delle reti 3G esistenti, invece di investire sul roll uot di nuove reti Lte ex novo.

Lo slittamento della gara è legato alle strategie di China Mobile, che non ha ancora deciso come procedere con i suoi network. Due le ipotesi al vaglio della dirigenza dell’operatore asiatico: la prima, una gara per l’installazione di apparecchiature Td-Lte nuove di zecca, la seconda ipotesi più “low cost” prevede invece di procedere con l’upgrading delle reti 3G esistenti.

L’esito della decisione finale non è secondario per i vendor europei. Se China Mobile punterà su una rete Td-Lte nuova, i fornitori del Vecchio Continente faranno la parte del leone in sede di gara. Al contrario, se China Mobile punterà sull’upgrading delle reti esistenti TD-Scdma, uno standard made in China largamente caldeggiato dalle autorità di Pechino, saranno avvantaggiati i vendor cinesi Zte, Huawei e Datang Mobile Communications, partecipata dallo Stato, molto più competitivi sul fronte dei prezzi rispetto ai competitor europei.

Finora, China Mobile è stata costretta dal governo a privilegiare la tecnologia 3G (Td-Scdma), uno standard locale che, per esempio, non è pienamente compatibile con gli iPhone oggi in commercio. Tecnologie più avanzate sono invece usate da suoi competitor minori come China Unicorn e China Telecom.

Secondo la ricostruzione di Light Reading, in origine la gara per l’assegnazione di apparecchiature Td-Lte di China Mobile riguardava 200mila base station in un centinaio di città ed era stata fissata per il mese di aprile. Ma oggi è improbabile che la gara abbia luogo prima di giugno e certamente npon prima che venga sciolto il nodo tecnologico intorno allo standard da privilegiare, Td-Lte o TD-Scdma. Secondo stime della Reuters, l’intera commessa ha un valore complessivo di 5,1 miliardi di euro, e la gara era stata annunciata dall’operatore cinese a metà marzo. Altre stime parlano di un valore complessivo fino a 23 miliardi di euro.

In precedenza, Ericsson si è detta fiduciosa sulla possibilità di aggiudicarsi una grossa fetta della commessa di China Mobile, dopo che l’anno scorso si era accaparrata una percentuale dell’8% nel primo round della gara.

Ad oggi, China Mobile ha realizzato i primi network Lte sperimentali in 13 città cinesi, e i contratti sono andati a Huawei, Zte, Ericsson, Nokia Siemens Networks e Alcatel-Lucent.

Intanto, nel Regno Unito spuntano delle facilitazioni per il roll out dei network Lte: secondo il sito il Dipartimento per la Cultura i Media e lo Sport ha pubblicato un nuovo documento di consultazione in partnership con il Dipartimento delle Comunità e degli Enti locali, che propone di rendere meno stringenti i vincoli che regolano la costruzione di nuovi impianti e antenne Lte in luoghi pubblici.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x