Mancano i contenuti, non decolla la tv 3D

In difficoltà la divisione Sony dedicata alla nuova tecnologia. Ma resta “ottimista” sulla Google Tv

Pubblicato il 21 Dic 2010

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Sony ammette che la Google Tv che viaggia su Internet ha ricevuto
un’accoglienza tiepida da parte dei primi utilizzatori ma spezza
una lancia a favore del servizio di Big G e resta ottimista sulle
sue prospettive future, nonostante il colosso di Mountain View
abbia sorpreso il mercato ieri chiedendo agli altri produttori di
elettronica di consumo di ritardare l’introduzione dei nuovi
televisori perché il software necessita di una “messa a
punto”.

Sony (che ha sviluppato la Google Tv insieme all’azienda di
Moutain View) e Intel hanno cominciato a vendere i loro modelli che
abilitano la web tv di Google a ottobre. Anche Logitech, aziende
hitech svizzera, vende le Google Tv. Parlando ieri alla stampa a
Tokyo, Hiroshi Yoshioka, vice-presidente esecutivo di Sony a capo
del business delle tv del colosso giapponese, ha affermato che le
vendite delle Google Tv sono comunque “in linea con le
aspettative” (senza specificare con cifre) e che probabilmente
aumenteranno man mano che Google renderà disponibili nuovi servizi
per la sua tv, come l’Android Market, dal quale gli utenti
potranno scaricare applicazioni direttamente sul televisore di casa
(e che dovrebbe essere attivato a inizio 2011).

Yoshioka ha ammesso che i primi giudizi sulla Google Tv non sono
stati tutti positivi e che “potrebbe occorrere più tempo del
previsto perché gli utenti imparino a usare la Google Tv e a
divertirsi”.

Ma Sony ha altri grattacapi più pressanti, per concentrarsi solo
sui problemi della Google Tv. Il suo business dei televisori fatica
a sfornare profitti: Yoshioka, come riporta il New York Times,
pensa che la divisione non riuscirà a essere redditizia
quest’anno e che Sony non potrà raggiungere il suo obiettivo di
vendere 25 milioni di televisori nell’anno fiscale che termina a
marzo 2011.

In particolare, le vendite dei televisori 3D Sony, lanciati a
giugno, sono partite a rilento, pur avendo acquistato ritmo a
novembre e dicembre, ha spiegato Yoshioka. La mancanza di contenuti
da guardare in tre dimensioni — e anche la falsa convinzione di
molti utenti che questi televisori non possano mostrare le
tradizionali immagini in 2D – sembrano danneggiare le vendite
(qualche critico afferma anche che i consumatori trovano scomodo
dover indossare gli appositi occhiali). Per il momento, dunque,
Sony si accontenterà di un obiettivo non troppo ambizioso: le
vendite di tv 3D dovranno costituire il 10% delle vendite totali di
televisori nell’anno fiscale in corso.

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