È una svolta strutturale per l’integrazione tra telecomunicazioni e mercati elettrici: per la prima volta a livello mondiale, una tower company entra ufficialmente nei mercati elettrici offrendo capacità di riserva di rete attraverso le batterie installate nei propri siti. A firmare questa innovazione è Dna Tower, operatore infrastrutturale controllato da Telenor, in collaborazione con Elisa (operatore Tlc) e la società energetica Des (Danish Energy Solutions).
L’iniziativa riguarda la rete di torri mobili in Finlandia, che ospitano apparati radio e trasmissione dati. Ogni sito è alimentato da sistemi a batteria per garantire continuità operativa anche in caso di blackout. Ora queste stesse batterie, grazie a un sistema di gestione energetica avanzato, saranno connesse alla rete nazionale e messe a disposizione per servizi di regolazione della frequenza e bilanciamento della rete. Una novità assoluta, che colloca il comparto delle torri mobili in una nuova dimensione: da asset passivo a nodo attivo della smart grid. Un modello con forti implicazioni per tutto il settore telco, a partire dalla gestione energetica e fino alla creazione di nuovi flussi di ricavo attraverso l’interazione con i mercati dell’energia.
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Mercati elettrici: il ruolo strategico delle infrastrutture tlc
I mercati elettrici europei sono sempre più chiamati a gestire l’intermittenza delle fonti rinnovabili. In questo scenario, le reti di telecomunicazioni rappresentano un patrimonio infrastrutturale finora poco esplorato, ma con un potenziale straordinario. Ogni torre radio è già dotata di sistemi di accumulo, inverter, apparati intelligenti, ed è collocata in punti strategici del territorio, spesso in prossimità di zone rurali o industriali.
Dna Tower, con questo progetto, trasforma l’infrastruttura mobile in un nodo intelligente della rete elettrica. Grazie a un software di gestione energetica sviluppato insieme a Des, le batterie installate nelle torri vengono monitorate in tempo reale e possono rilasciare o assorbire energia in funzione delle esigenze del sistema. Un approccio “as-a-service” che consente di partecipare al mercato di riserva secondaria, regolato dal gestore della rete elettrica finlandese. Come sottolineato nel comunicato ufficiale, “questa è la prima volta che una tower company utilizza le proprie risorse energetiche per supportare la stabilità della rete elettrica, con benefici sia ambientali che economici”.
Nuova economia delle infrastrutture dei mercati elettrici
L’elemento forse più rilevante è la replicabilità del modello. Le tower company operano globalmente con decine di migliaia di siti alimentati da batterie. In Europa, Italia compresa, operatori come Cellnex, Vantage Towers, Inwit gestiscono reti estese che potrebbero diventare risorse preziose per i mercati elettrici, contribuendo alla resilienza della rete e alla decarbonizzazione del settore energetico.
L’integrazione con la rete rappresenta anche una leva di efficienza operativa: attraverso la gestione ottimizzata delle batterie, le torri possono ridurre il consumo energetico, limitare l’uso di gruppi elettrogeni e migliorare la sostenibilità ambientale. E, aspetto non secondario, si apre una nuova linea di ricavi per i gestori delle torri, in un contesto di Arpu stagnanti e investimenti infrastrutturali sempre più onerosi.
La sinergia con l’operatore Tlc Elisa è particolarmente significativa: si dimostra che telco e tower possono cooperare non solo nella condivisione delle reti, ma anche nello sviluppo di mercati elettrici fatti di ecosistemi energetici intelligenti.
Tlc: nuovo tassello dei mercati elettrici
Il caso Dna Tower rappresenta un esempio di integrazione verticale tra tlc, energia e digitale, che si inserisce perfettamente nelle logiche della transizione ecologica europea. Con l’aumento delle reti mobili, il consumo energetico del comparto tlc è destinato a crescere. Allo stesso tempo, le torri radio offrono una rete fisica già presente, capillare e con capacità di accumulo che può essere messa al servizio della collettività e dei mercati elettrici.
È una visione in cui le infrastrutture passive si trasformano in elementi attivi del sistema-Paese, contribuendo alla stabilizzazione della rete elettrica, all’integrazione delle fonti rinnovabili e alla digitalizzazione dell’energia. Inoltre, l’iniziativa finlandese si inserisce in un filone più ampio di elettrificazione intelligente, che include l’uso delle batterie dei veicoli elettrici (V2G), l’aggregazione di impianti fotovoltaici domestici, e i progetti pilota delle comunità energetiche digitali. In questa cornice, le torri mobili si candidano a diventare uno dei tasselli più innovativi e scalabili della smart grid europea.