Moody’s: “Le Tlc italiane alla stregua dei Pigs”

L’agenzia di rating rileva una forte correlazione fra l’indebitamento dei fondamentali macro-economici di Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna e le performance degli operatori attivi nel nostro Paese: “Il tasso di flessione dei ricavi ha superato quello del Pil”

Pubblicato il 18 Mag 2011

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Nonostante l’Italia abbia mostrato segnali di resistenza alla
crisi e il suo rating sovrano non abbia affrontato pressioni (come
dimostra il suo rating Aa2 con prospettive stabili), Moody’s
rileva che alcune delle tendenze di funzionamento del settore
italiano delle telecomunicazioni (come i ricavi e il margine
operativo lordo in calo più rapido del Pil) sono simili a quelli
osservati nei paesi più colpiti dalla crisi del debito
sovrano.

E’ quanto si legge in una nota nella quale si spiega che
l’agenzia di rating rileva però che l’indebolimento della
performance del settore delle telecomunicazioni in Italia è stata
trainato principalmente da un duro ambiente competitivo e dalle
strategie di riposizionamento sul fronte prezzi, e che il
collegamento tra le tendenze macroeconomiche e le performance del
settore sia meno visibile che in Irlanda, Grecia, Portogallo e
Spagna.

In tali Paesi, sottolinea Moody’s, c’è una forte correlazione
tra l’indebolimento dei fondamentali macroeconomici e le
performance dei provider di servizi di telecomunicazioni. “I
ricavi del settore delle telecomunicazioni in questi paesi sono
diminuiti tra il 3% e il 13% dal 2009 al 2010, e il tasso di
flessione ha superato quello del Pil”, ha affermato l’analista
Ivan Palacios. “Sulla base della caduta dei ricavi registrata in
Grecia e Irlanda, Moody’s prevede che i ricavi delle Telecom
scendano tra il 5% e il 10% nel 2011 nei paesi maggiormente colpiti
dalla crisi del debito sovrano”.

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