Ngn, gli Olo da Romani: “Ecco il piano anti-Telecom”

Bertoluzzo, Gubitosi e Parisi a colloquio con il viceministro alle Comunicazioni e con l’Agcom in vista della presentazione del progetto Ngn alla stampa venerdì 7 maggio a Milano. Sul piatto 2,5 miliardi per cablare 15 città. Si parte da Roma. La nuova rete in fibra in mix con tecnologie wireless e femtocelle in attesa dell’Lte

Pubblicato il 05 Mag 2010

Saranno svelati venerdì 7 maggio durante in conferenza stampa a
Milano i dettagli del progetto di costituzione della prima Newco
italiana dedicata alla realizzazione della rete Ngn. Dopo
l'incontro di ieri fra il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio Gianni Letta ed i vertici di Vodafone e Wind, Paolo
Bertoluzzo e Luigi Gubitosi e l'ex Ad di Fastweb Stefano Parisi
(autosospesosi a seguito dell'inchiesta sul riciclaggio che ha
colpito l'azienda) oggi nell'agenda dei tre manager –
secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni – si sarebbe
tenuto un incontro con il vice ministro allo Sviluppo economico
Paolo Romani. Interpellate, le aziende preferiscono mantenere il
riserbo. Intanto sempre secondo quanto risulta al Corriere delle
Comunicazioni è fissato per domani l'incontro con l'Agcom
in vista dell'annuncio di venerdì.

L'investimento sul piatto per realizzare una rete alternativa a
quella in rame di Telecom Italia vale 2,5 miliardi e riguarda il
cablaggio di 15 città, esclusa Milano. In totale – si apprende da
una fonte vicina alle tre aziende – l'operazione interesserebbe
5 milioni di linee di cui 2 milioni solo a Roma, la città dove per
prima dovrebbe essere avviato il cantiere: il costo di investimento
è dunque stimato in 500 euro per linea. Il progetto fa leva sul
mix delle tecnologie a banda larghissima: da un lato la fibra
ottica e dall'altro sistemi wireless e femtocelle. In
prospettiva previsto anche l'uso dell'Lte che per il
backhauling si appoggerà sulla fibra ottica. L'obiettivo è
consentire la navigazione ad una velocità di 100 Mb al secondo,
anche in mobilità.

Telecom Italia da parte sua ha annunciato ieri che si avvia a
conclusione la fase di sperimentazione delle reti di nuova
generazione nelle aree metropolitane di Roma e Milano: 240mila le
unità immobiliari cablate a fine marzo e l'azienda capitanata
da Franco bernabè si prepara ora per la commercializzazione dei
nuovi servizi ultrabroadband. L'annuncio è stato fatto proprio
da Bernabè a margine dell'incontro di Bruxelles tra il
Commissario europeo all`Agenda Digitale, Neelie Kroes, i principali
operatori europei di Tlc (France Telecom, Deutsche Telekom,
Telefonica, Telecom Italia) e le imprese manifatturiere (Alcatel,
Ericcson, Nokia-Siemens Networks). Telecom si prepara inoltre ad
avviare la realizzazione delle reti in fibra in altre 13 città
italiane arrivando a rendere disponibile, entro il 2012, il
collegamento in fibra ad oltre 1.300.000 unità immobiliari.

"Telecom Italia sta promuovendo accordi territoriali con gli
enti locali finalizzati a velocizzare lo sviluppo delle nuove reti
nel pieno rispetto del quadro regolatorio e prevedendo il
coinvolgimento di tutti i soggetti interessati – ha sottolineato
Bernabè -. Lo sviluppo delle nuove infrastrutture sull`intero
territorio nazionale non può prescindere da forme di condivisione
degli investimenti con altri soggetti pubblici e privati, nel
rispetto degli orientamenti europei e nazionali in materia di
antitrust e aiuti di stato".

"Telecom Italia – aggiunge Bernabè – riconosce che
l`Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni svolgerà un ruolo
decisivo per garantire lo sviluppo della concorrenza e degli
investimenti ed auspica che le nuove regole vengano definite nei
tempi più brevi, in modo da non ostacolare il lancio dei nuovi
servizi".

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