Nokia, in un memo interno Elop lancia il mayday

A due giorni dalla presentazione a Londra del piano di riassetto spunta una nota inviata dal Ceo ai manager: “Siamo assediati, serve un grande sforzo”

Pubblicato il 09 Feb 2011

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A pochi giorni dall’annuncio ufficiale del
piano di riorganizzazione
“firmato” dal Ceo di Nokia,
Stephen Elop, spunta un memorandum interno, scritto dallo stesso
Elop, in cui si sottolinea la necessità di metter in campo una
radicale trasformazione della società, "assediata su tutti i
fronti" da concorrenti sempre più forti.
“Nokia è come un uomo su una piattaforma di petrolio in fiamme
che deve gettarsi in acque ghiacciate per salvarsi – scrive Elop
nel memo il cui contenuto viene pubblicato dal Wall Street Journal
-. Servirà un grande sforzo per trasformare l’azienda”. La
nota, che arriva prima di un briefing con gli analisti che Nokia ha
organizzato a Londra per venerdì prossimo, sembra stato scritto –
ipotizza l’Wsj – per preparare i dipendenti alla svolta.

Nella sua analisi il Ceo dipinge un quadro chiaro della situazione
in cui versa la società da qualche anno, con “il primo iPhone
lanciato nel 2007” e Nokia che “ancora non ha prodotto nulla
che si avvicini a quell’esperienza”. Altro punto riguarda il
sistema operativo. Secondo il Ceo Nokia dovrebbe puntare di più su
Symbian invece che su MeeGo, considerato non una piattaforma
vincente ma “un prodotto adatto solo al mercato di
quest’anno”. Ma come si è arrivati a questo punto? La colpa
sarebbe di una leadership senza responsabilità. In conclusione il
Ceo invita Nokia "fare un passo audace e coraggioso verso un
futuro incerto".

Stando alla stampa statunitense Elop starebbe per dare un scossone
alla storica dirigenza della società con un piano che prevede la
sostituzionedi parte del management storico.  A “saltare”
sarebbero delle figure chiave come Kai Oistamo (capo degli
sviluppatori) e Niklas Savander (responsabile della logistica), i
quali addirittura potrebbero non fare più parte dell’azienda
finlandese. Si fanno anche i nomi di Mary McDowell (capo della
divisione Mobile) e Tero Ojanperam (a capo del Services
&Solutions).

Secondo il settimanale tedesco WirtschaftsWoche, però, la
strategia di Elop non piace alla metà dei membri del Cda –
soprattutto quelli nominati durante la guida degli ex Ceo, Jorma
Ollila e Olli-Pekka Kallasvuo – pronti a respingere il piano.

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