Non decolla l’anti-iTunes, Nokia “spegne” la musica

Flop per Ovi Music Unlimited che si prepara a chiudere i battenti in 27 mercati. Alla base dell’insuccesso una strategia di marketing poco efficace, lo scarso interesse da parte degli operatori di tlc e la presenza della piattaforma su un numero troppo limitato di cellulari

Pubblicato il 18 Gen 2011

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Fallisce il business musicale di Nokia: il servizio Ovi Music
Unlimited, nato per far concorrenza al negozio di Apple iTunes, non
ha mai ottenuto il successo sperato e sarà radicalmente il
ridimensionato. Lanciato nel 2008 col nome di “Comes with
Music”, il servizio non è mai decollato e ora Nokia ha
annunciato che terminerà l’offerta in 27 dei 33 mercati in cui
è presente. A sorpresa, sono i Paesi emergenti quelli in cui
resterà: Cina, India, Indonesia, Brasile, Turchia e Sud
Africa.

Ovi Music Unlimited offre download musicali legali gratuiti a tutti
gli utenti Nokia abbonati al servizio. Contrariamente al negozio
Apple, dove si paga per ogni brano, il servizio di Nokia prevede un
abbonamento di ingresso incluso nel piano telefonico che dà
diritto a scaricare musica senza limiti su alcuni modelli di
cellulari della casa finlandese.

Per Nokia il business musicale doveva costituire uno degli elementi
della rinnovata strategia Internet, oltre che un tentativo di
contrastare la pirateria musicale su web: ha infatti subito
ottenuto il sostegno dei big dell’industria (Universal Music,
Emi, Warner Music e Sony-Bmg), che speravano che la formula
“tutto compreso” scoraggiasse il download illegale.

Secondo il Financial Times, i risultati deludenti del servizio
Nokia si devono a un marketing poco efficace e alla scelta limitata
di cellulari su cui il servizio è disponibile. Inoltre, il
software di digital rights management riduce le possibilità
dell’utente di passare la musica da un device all’altro.
Infine, alcuni operatori mobili non hanno voluto supportare il
servizio temendo che facesse concorrenza alle proprie iniziative
per la musica online. Un’ulteriore prova, conclude il Ft, delle
difficoltà che Nokia incontra nel cercare di tenere il passo con
l’evoluzione dei cellulari verso smartphone connessi a Internet
che offrono applicazioni multimediali sempre più avanzate .

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