Poggiani: “Siamo in ritardo sulla banda larga, il Governo alzi il tiro”

Il direttore dell’Agid alla Commissione per i diritti e i doveri di Internet della Camera: “La strada è stretta, c’è preoccupazione. Il piano dell’esecutivo sia un acceleratore di cittadinanza digitale. I nostri concorrenti in Europa e in Asia sono più ambiziosi”

Pubblicato il 09 Mar 2015

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“Per quanto riguarda le infrastrutture di Rete, l’Italia è molto in ritardo in Europa e ancora più in ritardo nel panorama globale. Speriamo che i due piani recentemente approvati dal Consiglio dei ministri possano essere un fattore acceleratore di una piena cittadinanza digitale”.

Lo ha detto Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, durante l’audizione di questa mattina alla Camera, in Commissione per i diritti e i doveri relativi a Internet.

Dalla relazione del direttore Agid è emersa “grande preoccupazione” rispetto ai nodi emersi sullo sviluppo della rete a banda ultralarga, una questione in cui l’auspicio formulato da Alessandra Poggiani è che si possano rivedere al rialzo gli obiettivi fissati nel piano del Governo.

“Per quanto riguarda le infrastrutture la strada è molto stretta e per noi come Agenzia è questo è fonte di grande preoccupazione – ha sottolineato – Con grande difficoltà abbiamo fatto un piano che prevede il 50% del Paese a 100 megabit nel 2020 – ha aggiunto – quando altri paesi europei nostri concorrenti stanno facendo lo stesso piano a 1 giga e in Asia anche per raggiungere i 20 giga”.

“Noi ce la mettiamo tutta – ha concluso – il piano rappresenta l’obiettivo massimo che siamo riusciti a ottenere, visto anche che le infrastrutture sono private. Certamente spero che a metà percorso si riesca a rivedere al rialzo gli obiettivi che siamo riusciti a settare al momento”.

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