Poste Italiane non intende superare la soglia opa in Tim e “per il momento” non chiederà una integrazione al consiglio di amministrazione per inserire propri rappresentanti: per il gruppo, si legge nella dichiarazione delle intenzioni alla Consob che accompagna il superamento del 10% nel capitale di Tim, l’investimento nella società di telecomunicazioni guidata da Pietro Labriola è “di natura strategica, realizzato con l’obiettivo di svolgere il ruolo di azionista industriale di lungo periodo, che possa favorire la creazione di sinergie tra il dichiarante e l’emittente, nonché apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder, oltreché promuovere il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia”.
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Poste, influenza “crescente” su Tim ma nessuna mossa sul Cda: strategia di lungo periodo senza Opa
Il gruppo guidato da Del Fante non intende superare la soglia opa, pari al 25%. Nel documento di dichiarazione di intenti alla Consob, si parla di un investimento “di natura strategica, che possa favorire la creazione di sinergie e il consolidamento del mercato”. L’Ad di Tim, Pietro Labriola, a Telco per l’Italia l’11 giugno

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