FREQUENZE

Procedura d’infrazione Ue, Italia più vicina alla “grazia”

Si accendono i motori della “missione efficienza” sulle frequenze varata dal governo. Il ministero Sviluppo pronto a spedire a Bruxelles l’analisi Agcom sulla capacità trasmissiva. Giacomelli: “Spettro radio, puntiamo ad allineare il Paese alle regole europee”

Pubblicato il 27 Giu 2014

frequenze-120507184017

Già messo a punto da Agcom l’analisi della capacità trasmissiva sulle principali piattaforme italiane: è pronta dunque a trasmetterla al ministero dello Sviluppo che potrà così chiedere la chiusura della procedura Ue di infrazione contro l’Italia per mancanza di pluralismo nella distribuzione delle frequenze in digitale. Potrebbe così chiudersi una partita in ballo dal 2006. Ci sono buone speranze che la Commissione Ue chiuda la procedura: l’Italia registra oggi una capacità trasmissiva pari alla somma di tutti i mux europei.

Si tratta di un primo passo della “missione efficienza” intrapresa dal governo per far uscire l’Italia dalla condizione “osservato speciale” sul fronte delle frequenze. “La strategia che adotteremo – è la linea del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli – ci consentirà non solo di mettere l’Italia in grado di rispettare gli accordi internazionali sottoscritti, ma anche di riorganizzare il settore dell’emittenza locale eliminando ambiguità, dando certezza di risorse e superando un’eccessiva e ingiustificata saturazione dello spettro”.

Va in questa direzione anche l’annuncio della dirigente del Mise Eva Spina del nuovo piano nazionale di ripartizione dello spettro con nuove frequenze destinate agli operatori di tlc, che sarà reso pubblico a breve: è stato detto nel corso di un convegno che si è tenuto nella sede della Camera dedicato alla “Società connessa: frequenze e innovazione regolamentare, riflessioni per nuove policy di governo e crescita“, che ha fatto il punto sulle gravi inadempienze italiane in materia e che ha fatto il punto sull’utilizzo, spinto da più parti anche per l’Italia, di innovazioni come l’Lsa (Licensed Shared Access) nelle bande 2.3 GHz e C oltre al Supplemental DownLink in banda L.

La strada per una gestione efficiente delle frequenze resta in ogni caso piena di nodi da sciogliere. Coordinamento internazionale e Tv locali le priorità all’ordine del giorno del governo. Ma anche gli operatori Tlc chiedono più certezze. Come ha detto Maria Luisa Cesaro responsabile Regulation and competition di Vodafone nel corso del convegno, gli operatori chiedono “sostenibilità ed efficienza” delle decisioni sulla destinazione e allocazione dello spettro. Una posizione condivisa anche da Wind e Telecom.

All’orizzonte resta la questione, ancora aperta, della destinazione delle banda 700 che gli operatori televisivi, come Mediaset (Confalonieri ha parlato di recente di “aperture esagerate dei regolatori”), non vorrebbero cedere. Secondo le strategie di Giacomelli, l’Italia si adeguerà per fasi, dopo aver “legalizzato” lo spettro italiano e tenendo conto di orientamenti internazionali e evoluzione tecnologica.

Dopo l’acquisto di La7 e La7d da Telecom, l’acquisto di Cairo del lotto Tv potrebbe cambiare gli assetti dello scacchiere televisivo e far realizzare una delle condizioni per la richiesta della chiusura della procedura di infrazione. Grazie ai risultati dell’indagine Agcom, gia’ passata al vaglio di un consiglio dell’Autorità, il ministero potrà chiedere la chiusura della procedura di infrazione europea.

Tornando al fronte della ripartizione dello spettro, come annunciato da Spina, il nuovo piano sara’ a breve posto in consultazione pubblica che durera’ fino a settembre. Tra le misure sulle quali si richiede il parere degli interessati, a quanto risulta, c’e’ la destinazione della banda 1452-1492 agli operatori mobili.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati