Retelit completa l’acquisizione deelle attività domestiche e gli asset italiani di BT Italia.
Indice degli argomenti
La newco e la svolta di Retelit
Avviata lo scorso 23 aprile con la firma di un accordo preliminare, l’acquisizione si concretizza oggi attraverso la costituzione di Retelit-X, una nuova società posseduta e controllata da Retelit al 100%.
Retelit segna così un importante punto di svolta nel proprio percorso di continua evoluzione, sviluppo ed innovazione, che nei soli ultimi tre anni ha visto l’acquisizione e l’integrazione di competenze e asset di cinque aziende italiane specializzate nelle telecomunicazioni B2B. Un percorso di crescita coerente con le esigenze del mercato, che conferma il ruolo di Retelit come leader tecnologico e partner strategico per il mondo B2B.
Grazie a questa operazione, Retelit rafforza in modo significativo la propria infrastruttura per i servizi digitali, raggiungendo complessivamente oltre 47.000 Km di rete proprietaria in fibra ottica sul territorio nazionale, e aggiungendo 4 ulteriori Data Center nelle aree metropolitane di Milano e Roma al proprio network capillare di oltre 34 Data Center che si estende da nord a sud. In particolare, il Data Center di Settimo Milanese, certificato Tier IV, arricchirà l’Avalon Campus – il più grande hub di interconnessione italiano con oltre 170 operatori presenti – a garanzia dei massimi standard di affidabilità e sicurezza che Retelit offre ai suoi Clienti.
Competenze e talenti
L’integrazione consente inoltre a Retelit di arricchirsi di nuove competenze, esperienze e talenti, facendo del capitale umano, insieme a quello tecnologico, il vero motore di crescita. A questo si affianca l’integrazione di oltre 360 aziende già clienti di BT in Italia, che contribuisce ulteriormente a rafforzare il posizionamento di Retelit come operatore leader nel mercato Telco & ICT in Italia, l’unico esclusivamente focalizzato sul mercato B2B, con un fatturato annuo di circa 500 milioni di euro.
I Clienti Retelit, tra cui figurano alcuni dei più grandi gruppi industriali italiani, possono ora contare su un livello di servizio ancora più elevato e su un portafoglio ancora più esteso di soluzioni di connettività, housing, cloud, security caratterizzato da innovazione, affidabilità e sicurezza, e dall’agilità e time to response che le aziende richiedono e che sono nel DNA di Retelit.
Il ceo Álvarez: “Rafforziamo la leadership nel settore Telco e Ict”
“Questa nuova tappa nel percorso di crescita e consolidamento di Retelit, resa possibile grazie al contributo di BT, con la quale continueremo a collaborare, rafforza il nostro ruolo di leader nel settore Telco e ICT in Italia, e consolida il nostro posizionamento nel mercato B2B, con un’offerta di digital platform che integra infrastrutture e soluzioni digitali, in grado di soddisfare le esigenze dei mercati SME, Large Corporation, Operatori Telco, OTT, anche multinazionali e della Pubblica Amministrazione, e con una copertura ancora più capillare del tessuto produttivo nazionale – spiega Jorge Álvarez, ceo di Retelit e Retelit-X. In un mercato in continua e rapida evoluzione come quello delle telecomunicazioni, dove la convergenza tra tecnologie, dati e sicurezza è sempre più centrale, questa operazione conferma la nostra strategia di presidio commerciale e sviluppo. Una strategia fondata su una chiara visione industriale, sostenuta dal nostro azionista Asterion, che si concretizza attraverso acquisizioni mirate, come l’operazione già avviata con Sparkle, e investimenti in asset, piattaforme e competenze. Un percorso che ci posiziona come un operatore di riferimento nel settore telco e ICT, anche a livello globale, dotato di un’infrastruttura di proprietà che integra rete, data center e cloud che è, ad oggi, una delle più complete d’Italia”.
Le altre acquisizioni di Retelit
A fine 2023 Retelit ha rilevato il 100% del capitale sociale di Bt Enìa, operatore locale che dal 1999 offre servizi di telecomunicazioni e soluzioni IT alle imprese e alla pubblica amministrazione nelle province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.
Con l’acquisizione di BT Enìa, il gruppo Retelit ha potenziato la rete in fibra in Italia di sua proprietà – oggi oltre 40.000 km – e ha aggiunto il data center di Parma al network che già oggi si estende da Bolzano a Bari, per un totale di oltre 30 tra data center, server farm e PoP. Il gruppo tlc, da sempre focalizzato sul B2B, ha rafforza così la sua presenza sul territorio dell’Emilia-Romagna (un’area che riveste un ruolo di primaria importanza nel Paese per l’elevata intensità di imprese – in particolare pmi) e il proprio posizionamento verso la clientela Enterprise e della pubblica amministrazione.
Lo scorso 14 aprile Tim ha ceduto a Sparkle a Boost BidCo, veicolo controllato dal Ministero dell’Economia e partecipato da Retelit. L’accordo, la cui valutazione è stata realizzata seguendo la disciplina prevista per le operazioni con parti correlate, determina l’enterprise value di Sparkle in 700 milioni di euro. Il prezzo per la cessione sarà pari all’enterprise value, rettificato sulla base del valore dell’indebitamento netto e del capitale circolante di Sparkle al closing. L’accordo prevede un’eventuale rettifica del prezzo, qualora non vengano raggiunti taluni obiettivi relativi all’Ebitda 2025 di Sparkle.
Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro l’ultimo trimestre del 2025, una volta completate le attività propedeutiche, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni Antitrust e in materia di Golden Power.
L’accordo prevede infine la sottoscrizione al closing tra Tim e Sparkle di un contratto volto a regolare i servizi che saranno prestati reciprocamente tra le società successivamente al closing.