I droni stanno emergendo come strumenti strategici per garantire continuità, efficienza e rapidità di intervento nel mondo telco. Non più semplici dispositivi di sorveglianza o mappatura, ma veri e propri nodi mobili e intelligenti di rete, capaci di intervenire in tempo reale per ripristinare la connettività, ottimizzare il traffico dati e supportare la pianificazione infrastrutturale. In un contesto globale segnato da eventi climatici estremi, instabilità geopolitica e crescente domanda di banda, le soluzioni basate su droni rappresentano una risposta tecnologica concreta per costruire reti più resilienti e sostenibili.
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Ottimizzazione del traffico: quando il cielo diventa infrastruttura
Nel febbraio 2025, Vodafone ha condotto una sperimentazione a Siviglia in collaborazione con Taara, una società spin-off di Google X specializzata in comunicazioni ottiche nello spazio libero. Durante il test, due droni di livello industriale dotati di terminali ottici hanno creato un collegamento bidirezionale temporaneo con fascio luminoso, deviando con successo il traffico aggirando una connessione in fibra ottica interrotta.
Allo stesso modo, raccogliendo dati, i droni possono identificare potenziali punti deboli nella copertura e consigliare il posizionamento migliore per le piccole celle, consentendo agli operatori di telecomunicazioni di posizionarle in modo più strategico, garantendo una copertura più forte e riducendo al contempo il rischio di interferenze tra i siti.
Ad esempio, Optus e Nokia hanno recentemente collaborato per testare soluzioni di rete basate su droni e piccole celle portatili, volte a ripristinare la connettività mobile nelle aree colpite da calamità. La sperimentazione ha previsto l’utilizzo di una piccola cella Nokia in grado di connettersi tramite un satellite in orbita terrestre bassa (Leo) e del sistema di droni cablati Eon800 di XM2, che trasporta un carico utile per le telecomunicazioni per fornire copertura voce e dati 4G e 5G su un raggio di circa 2 chilometri. Il sistema di droni cablati potrebbe funzionare ininterrottamente fino a sette giorni, garantendo l’erogazione di servizi continuativi alle comunità anche quando le infrastrutture terrestri fossero compromesse o non disponibili.
Pianificazione della rete: modelli 3D e dati aerei per infrastrutture intelligenti
Oltre all’implementazione e alla manutenzione delle reti di telecomunicazioni, la tecnologia dei droni supporta anche la pianificazione mirata delle reti. Nelle aree remote o rurali, i modelli 3D dettagliati del terreno aiutano gli ingegneri a identificare le posizioni ottimali per torri e antenne.
In Germania, Vodafone Germania e FlyNex hanno lanciato la piattaforma DroNet Hub, che unisce i dati sulla mobilità dei droni con le mappe di copertura della rete e le informazioni sulle zone interdette al volo per ottimizzare il posizionamento delle torri e le prestazioni del segnale.
In Belgio, Citymesh ha implementato la piattaforma Drone Networks di Nokia (70 unità Drone-in-a-Box distribuite in 35 zone) per acquisire dati sulla copertura aerea e reinserirli nella pianificazione dell’infrastruttura 5G.
Nel frattempo, in Italia, Tim ha utilizzato droni dotati di tecnologia 5G a Torino per mappare la copertura aerea, identificare le zone di interferenza e determinare il posizionamento ottimale delle antenne.
Manutenzione predittiva: efficienza, sostenibilità e intelligenza artificiale
In Europa, i droni sono diventati indispensabili per la prossima generazione di infrastrutture per le telecomunicazioni, rimodellando il modo in cui le reti vengono costruite, mantenute e ottimizzate. Dall’ingegneria intelligente dei siti e dalla manutenzione predittiva alla pianificazione mirata della rete e all’ottimizzazione del traffico, i droni stanno aiutando gli operatori a raggiungere nuovi livelli di precisione, velocità e sostenibilità.
Riducendo la necessità di ispezioni manuali, consentendo analisi aeree in tempo reale e integrandosi con sistemi di intelligenza artificiale e 5G, i droni stanno semplificando i tempi di implementazione, riducendo al contempo sia i costi operativi che le emissioni di carbonio.
Guardando al futuro, l’integrazione di droni autonomi basati sull’intelligenza artificiale supporterà ulteriormente una manutenzione delle telecomunicazioni solida e scalabile, in grado di rispondere alle sfide di un mondo sempre più connesso.



































































