L'ALLARME

Reti Lte, Orange: “Costi insostenbili senza network sharing”

Duato, Cto della filiale spagnola della telco lancia l’allarme: “Troppo care le infrastrutture 4G nel Vecchio Continente, bisogna cambiare il business model”

Pubblicato il 24 Mag 2012

Paolo Anastasio

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Gli operatori del Sud Europa non saranno in grado di sostenere i pesanti investimenti necessari per le reti Lte. L’allarme arriva da Eduardo Duato, Cto di Orange Spagna, secondo cui il business model alla base dei network va assolutamente modificato in ottica di condivisione delle infrastrutture.

L’approccio ideale per gli operatori, secondo Duato, è quello di procedere ad un sharing fifty-fifty dei network. In questo modo ciascun operatore porterebbe a casa un risparmio del 25% del tco (total cost of ownership) delle reti Lte. Lo scrive Mobile Europe, precisando che l’Lte garantisce un’efficienza spettrale doppia rispetto alle reti 3G, con risparmi del 30% in termini di total cost of ownership rispetto alle vecchie reti, ma nel contempo secondo il manager di Orange Spagna i costi per la realizzazione delle reti Lte restano troppo alti.

In concreto, gli operatori per monetizzare l’Lte sono chiamati a fare pesanti investimenti, ma “i ricavi derivanti da banda larga mobile stanno diminuendo molto più rapidamente dei costi, i margini di guadagno sono in continua contrazione. C’è bisogno di architetture in condivisione per ridurre i costi”, dice Duato. In particolare, per quanto riguarda l’Europa, secondo il manager di Orange Spagna “non ha senso che un centinaio di operatori abbia network proprietari, bisogna muoversi verso lo sharing delle reti Lte”.

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