IL DDL

Riforma PA, le multe si pagheranno con il credito telefonico

La commissione Affari Costituzionali approva anche un emendamento che prevede di agevolare la realizzazione di un’unica rete wi-fi nei luoghi di interesse turistico. Priorità a scuole e ospedali per la copertuta in banda ultralarga

Pubblicato il 18 Giu 2015

F.Me.

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C’è il via libera all’emendamento al ddl Madia sulla riforma della PA che prevede di agevolare “la realizzazione di un’unica rete wifi ad accesso libero, con autenticazione tramite Sistema pubblico d’identità digitale”, il cosiddetto Spid, “presente in tutti i luoghi di particolare interesse turistico”, come musei o monumenti. La proposta, che ha appena ricevuto l’ok, della commissione Affari Costituzionali della Camera, è stata avanzata dal deputato Pd, Sergio Boccadutri.

In un altro emendamento, approvato in commissione, si stabilisce che i pagamenti verso la PA, come bollette e multe, potranno avvenire anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purchè si tratti di micro-somme (le soglie devono essere ancora definite, presumibilmente sotto 50euro).

Infine un’altra modifica prevede invece di garantire la copertura internet negli uffici pubblici e nei luoghi che lo richiedono anche “attribuendo carattere prioritario, nei bandi per accedere ai finanziamenti pubblici per la realizzazione della strategia italiana per la banda ultralarga”, alle infrastrutture di rete nei settori “scolastico, sanitario e turistico”.

Il Codacons vede con favore la possibilità, introdotta da un emendamento al ddl, di consentire mirco-pagamenti verso la Pubblica Amministrazione attraverso il credito telefonico “ma non devono in alcun caso essere previsti costi aggiuntivi per gli utenti”. Per il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, “introdurre metodi alternativi di pagamento favorisce i cittadini, offrendo loro nuove e più comode possibilità, tuttavia – evidenzia in una nota – non devono essere previsti costi aggiuntivi a carico degli utenti che sceglieranno di saldare multe e bollette tramite il credito telefonico, né balzelli in favore dei gestori telefonici, perché in tal caso si determinerebbe un enorme ed ingiustificato regalo alle società della telefonia, che verrà contrastato in ogni sede dal Codacons”.

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