Sforbiciata alle tariffe telefoniche per i disabili

Pubblicato il 30 Gen 2017

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Sforbiciata dell’Agcom alle offerte di telefonia fissa e mobile per gli utenti disabili. Le misure, relatori i commissari Antonio Nicita e Francesco Posteraro, sono state adottate dal Consiglio dell’Autorità per garantire agli utenti disabili un accesso equivalente a quello della maggior parte degli utenti e un’effettiva libertà di comunicazione. È prevista una riduzione del 50% del canone mensile per tutte le offerte di telefonia fissa comprensive dei servizi internet e un’offerta specifica per la telefonia mobile caratterizzata da un congruo volume di traffico dati ad un prezzo abbordabile, che non superi il 50% del miglior prezzo praticato dall’operatore per tutte le offerte vigenti a parità di volume di traffico dati.

Il Consiglio di Agcom ha confermato inoltre per gli utenti sordi l’esenzione dal pagamento del canone di abbonamento al servizio telefonico. Per i servizi di telefonia mobile, le agevolazioni dovranno garantire, per i sordi, un volume di traffico dati di almeno 20 Gb nonché l’invio di almeno 50 SMS gratuiti al giorno e, per i ciechi, un’offerta comprensiva di 2.000 minuti di traffico voce gratuiti ed un volume di traffico dati di almeno 10 Gb.

Il provvedimento aggiorna le agevolazioni in vigore dal 2007, spiega l’Agcom in una nota, “divenute ormai obsolete alla luce dell’evoluzione tecnologica del mercato e della crescita esponenziale di servizi e applicazioni Internet”. Con questa delibera l’Agcom per la prima volta estende i benefici vigenti anche alla categoria dei ciechi parziali, che potranno scegliere se aderire all’agevolazione relativa ad internet rete fissa o all’offerta specifica di telefonia mobile.

Al fine di consentire la conoscibilità di tali misure e l’adesione ad esse “la delibera prevede anche disposizioni finalizzate a semplificare le modalità di accesso dei disabili ai siti web degli operatori”. Le nuove offerte saranno rese disponibili agli aventi diritto entro 120 giorni dall’entrata in vigore della delibera. Dopo i primi sei mesi, l’Autorità valuterà la possibilità di estendere le agevolazioni anche ad altre categorie di disabili.

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